Tutta l’azione dello spettacolo si svolge all’ultimo piano di casa, prigione e rifugio insieme. Due fratelli. Pino, il maggiore, usa il gioco come escamotage per entrare in relazione con Sergio, il fratello malato. Sono nello spazio semivuoto della soffitta e quando parlano alla madre lo fanno rivolgendosi verso il basso, come se essa fosse immobilizzata nella sua vasca da bagno, uno o chissà quanti piani più giù. Le stanze nelle quali i due fratelli la vegliano, la spiano, si avvicinano o fuggono da lei, nelle quali la puliscono, “sgrasciandola” e “stricandola”, sono testimoni di una relazione ormai giunta fatalmente al suo stadio finale. Ma esiste un altro piano ancora: la malattia di Sergio ha modificato negli anni l’approccio di Pino alla quotidianità, e il rapporto simbiotico tra i due fratelli li ha resi l’uno indispensabile all’altro, la malattia di uno è in realtà la malattia dell’altro. Adesso li osserviamo in un momento topico della loro vita: la possibilità concreta di una svolta. È il 12 giugno e il paese è in fermento per l’uscita di Sant’Antonio dalla Chiesa Madre. In questa giornata di festa Sergio e Pino si preparano al passaggio della processione. E’una preparazione frenetica, paradossale. La processione passerà da lì a poco e i due fratelli dovranno essere puliti e pronti, vuoti e leggeri… Ma qual è l’intento di Pino? Perché vuole educare Sergio a sconfiggere la paura del vuoto?... Ecco rivelato l’intento di Pino: far salire Sergio sul tappeto volante che li condurrà verso la desiderata felicità”.
Lo spettacolo “Desideranza” è proposto dalla “Teatrialchemici” di e con Ugo Giacomazzi e Luigi di Gangi allo “Spazio Praticabile” di Via Dante, 159 a Ponte Zanano di Sarezzo con inizio alle 21 ed ingresso gratuito.
“Desideranza” ha avuto la “Menzione Speciale Premio Scenario 2007”.
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