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 Nr.4 del 19/02/2007
 
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LA POLLASTRINI RIFLETTA



   L'On. Barbara Pollastrini Ministra per i Diritti e le Pari Opportunità


Gentile Direttore

vorrei fare alcune considerazioni. Stiamo vivendo momenti tragici in questo primo scorcio dell’anno così funesto e colmo di interrogativi, come fare per frenare l’incoscienza verso i valori etici morali. Mi sono alquanto impensierita sulla nuova legge che la Pollastrini sta varando e che a Padova ha già iniziato a esistere. Sicuramente non abbiamo nessuna persona al Governo che si prenda a cuore l’andamento del nostro Paese, cominciando dalla Pollastrini. A Lei vorrei dire: guardi fuori dal suo campetto, e constati di persona cosa sta succedendo alle coppie di fatto. Chi sono costoro? Persone che si amano, vogliono un certificato che constati questo, la verità di questo amore per avere poi il diritto di avere una pensione reversibile per la vecchiaia. Perché non si sposano allora? Cosa significa certificare l’amore non per la vita ma chissà per che cosa? A Padova hanno unito due coppie… Chissà dove andremo a finire… Vorrei spiegarmi: queste coppie potrebbero avere un bambino, e poi al primo litigio ognuno se ne va per conto proprio e il bambino cosa fa, trova un padre che non è suo padre, un padre che può diventare anche pedofilo, di questo la cronaca ne ha già parlato, o rimane senza padre e qui incomincia la vera sofferenza del bambino. Già, perché nessuno pensa al piccolo bimbo bisognoso di amore e di affetto, una linfa che gli occorre per crescere, per capire cosa è il bene o il male, per amare il prossimo per non usare il coltello alla prima occasione.
Io sono donna e mi rivolgo alle donne, quanto difficile è crescere un bambino? Quanto amore diamo al nostro figlio, ai nostri figli? Vorremmo dare tutto l’amore del mondo in che cosa? Nei giocattoli prima, nel computer dopo, l’internet ci vuole per spaziare nel mondo, quale mondo? La televisione, sporca lurida televisione che a tutte le ore sono sbattuti davanti agli occhi dei bambini sequenze pornografiche, certo che i ragazzi che hanno fotografato la ragazzina e fatto altro, l’hanno visto in televisione. Questo è il risultato.
E poi le mamme si lamentano perché la Scuola non aiuta, forse bisognerebbe capire che noi siamo le mamme, che questi sono i nostri figli è nella famiglia che l’albero deve crescere forte davanti a tutte le avversità che nella vita si presenta in ogni occasione, è la famiglia che deve aiutare il proprio figlio, non la scuola, la scuola serve per istruire, per la convivenza. Si contesta sempre l’operato delle maestre (perché noi mamme facciamo anche questo), si dà colpa alla maestra del brutto voto, si urla, si sbraita, pensando sempre che il nostro figlio sia il più bravo. Non è così. Dobbiamo soprattutto capire nostro figlio, le sue lacune, il perché dei suoi capricci, della sue malattie, hanno solo un nome mancanza di amore. Questo deve essere capito da noi donne, dobbiamo assimilare i nostri principi etici morali. Io sono una casalinga, fiera di aver deciso un lontano giorno di dedicarmi alla famiglia, di avere costruito una famiglia, che ancora esiste. Certo i sacrifici sono tanti, ma ci sono dei risvolti meravigliosi che non cambierei per tutto l’oro che mi potrebbero offrire. Questo dovrebbe capire la Pollastrini e tutti i suoi che ci fanno contorno. La nostra coscienza di donne verso la sua, atea e penso senza un amore che l’accompagni per tutta la vita. Anche la nostra gioventù non capisce cosa sia il vero amore, pensano che accoppiarsi con l’uno o l’altro sia il raggiungimento della libertà, l’amore libero, il pasticcarsi in discoteca sia la massima felicità e poi vanno a uccidersi contro un palo. Non si è chiesta la Pollastrini il perché di questo? Manca l’amore ai nostri figli, l’amore e l’unione della famiglia, il tempo da dedicare a loro. Cosa importa a loro del maglione firmato, quando vorrebbero avere dal padre, dalla madre un sorriso, un amichevole battuta sulla spalla che vuol dire “ Siamo qui sempre, aprici il tuo cuore, qualsiasi cosa, noi ti aiuteremo sempre”. Che il padre regali la Mercedes al figlio perché compie 18 anni, è la cosa più orrenda che un padre può fare al figlio, non dà l’amore ma la Mercedes, e poi piange perché in una notte spensierata gli hanno portato via il figlio, regalate una bicicletta, che pedali con voi insieme per affrontare la vita che si presenta sempre più difficile per un ragazzo. Non ci sarebbero più morti al sabato sera.
Non so se verranno percepite nel modo giusto queste mie parole, non è un spot pubblicitario contro la Pollastrini e compagni, ma è una constatazione del perché succedono fatti così dolorosi come le morti dei poliziotti per una partita di calcio. È sicuramente sbagliato avere al Governo il capo dei no global, non solo abbiamo loro al Governo ma anche chi brucia le bandiere d’Israele nei cortei. Non riesco a capire come dobbiamo fare per avere una televisione pulita, i pedofili metterli in galera e buttare la chiave, i ragazzi che comincino ad essere consapevoli del male che fanno alle Forze dell’Ordine, ma chi li aizza così ferocemente verso le Forze dell’Ordine? Sono coloro che vogliono il disordine, forse vogliono contestare i soldi che circolano intorno ai calciatori, troppi sono questi soldi. È veramente offensivo che un calciatore prenda all’anno milioni e milioni di Euro, quando un operaio all’anno prende circa 20.000 euro
Nella guerriglia di ieri c’erano anche dei ragazzini, li abbiamo visti in televisione, istruiti dal capo guerriglia a colpire le Forze dell’Ordine. Perché ragazzi fate questo? Perché? piangiamo un altro morto senza contare i cento feriti all’ospedale. Anche su questo la Pollastrini dovrebbe riflettere!

Distinti saluti

Alba Pioletti



Brescia 13 febbraio 2007


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