Caro “Avamposto 46”
Sono un tuo lettore in-fedele, nel senso che pur seguendoti fin dalla tua nascita e conservando gelosamente in una cartella numerosi “pezzi” del tuo repertorio,
spesso mi perdo il “Valtrompia” in edicola, ma cerco di rimediare recuperando la tua pagina da un amico più fedele di me o direttamente dal sito internet del giornale.
So che preferisci la critica schietta e sincera alla facile retorica e alla falsa ipocrisia.
Per questo ti scrivo. Leggendo i primi numeri del neonato (o rinato… a seconda del credo religioso) “VALTROMPIASET”, mi chiedevo che ci azzeccasse un articolo esilarante e visionario (e proprio per questo “vero”) come “The show must go on” con il successivo “Corpi perfetti?” che, a mio avviso, trasuda di muffa mista ad incenso… un odore stantio che ricordo di aver respirato tanti anni fa, in qualche sagrestia di non so dove.
Non mi riferisco allo stile di scrittura o alla chiarezza di esposizione, sui quali non ho niente da dire perché sono incompetente in materia, e tanto meno al contenuto dell’articolo che, per certi versi, condivido anche. Mi domando piuttosto dove sia finita la verve ironica ma mai banale, la tensione civile ma mai retorica, il realismo lucido ma mai cinico, la polemica diretta ma mai cattiva, la speranza utopica ma mai cieca di articoli come “Porto Marghera o.. morto a Marghera?”, “Le guerre non si vincono mai. Si perdono sempre”, “Cosa mia, cosa tua, Cosa Nostra”, “Natale 2006: lettera aperta al Figlio del Padre e dello Spirito Santo” e via via a ritroso, fino al tuo “manifesto”, datato 10 ottobre 2005, che recita “…Ci sono nuclei di persone che condividono un’idea laica, culturale ed umanistica che fortunatamente entrano in azione anche senza ordini superiori… bracconieri di sogni e soldati di terra, gente abituata a combattere immersa nel fango e nelle paludi della quotidianità…”.
Ecco a cosa mi riferisco, ecco che cosa cerco nell’Avamposto. Cerco quello spirito libero, quell’anima folle cui hai deciso di dare spazio, di dare voce e cui solo, volente o nolente, devi rispondere, e che, in articoli come “Corpi perfetti?”, stento a ritrovare.
Ciao. So dove trovarti.
un lettore infedele
ma sincero
Valtrompia 14 febbraio 2007 |