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Malamente occultati nella casella di “Avamposto 46”, a Radio Brescia Popolare, rinvenimmo il testo che segue.
Nessuno, né io, né i miei tre compagni di trasmissione, prese molto sul serio la lettera, ma per dovere di cronaca, quello stesso giorno la leggemmo all’inizio della trasmissione.
Era la prima volta che si parlava del caso Mitrokhin, la seconda, non è stata meno tragicomica, ma di questo parleremo in altro articolo.
La lettera così diceva:
“Heil Hitl…, pardon, excuse me, un attimo di nostalgien. Ke dire di misteren di Mitrokhin, agli italiani piacere molto mamma, e ciucciaren folentieri tetten di grosse bufalen.
Già Goebbels conoscere Mitrokhin, pagato milionen di marken per afere lista agenti MI5 inglese, scoperto poi esseren nomen bambini asilo di Nottingham. Italianen si Telefissione, si auto grossa grossa, si calcien, no ferità, no libren, no poesien. Italianen sempre bambinen con mano in marmellata di merden di gato. Italianen no sapere di autori stragen Piazza Fontana, no, di stragen Piazza della Loggia, no di Italicus, no di Ustica, no di caso Cerfia, no di caso Moren, no di caso Pasolini, no di morte Feltrinelli. Italianen pensare che Ka Ghe Be marca di lassatifen o silapa per mulen. Mitrokhin no possibile passare vent’anni, otto ore al giorno a copiare documenti riservaten (200000 pagine) in anni in cui Russia seconda potenza mondiale e KGB terribilmente efficiente.
Foto di Mitrokhin fera? Foto di sposen con dietro portaerei americana in golfo di Napoli fera?
Ustica no fideogioco. Se italianen nein capire questo, Italia no nazione, Italia grosso ofilen, e italiani struzzen, con piccola testa infilaten in Telefissionen e grossi razzen in del fondoskienen! Ja, Ja”.
A tutt’oggi non abbiamo scoperto l’autore del testo, e francamente non è che c’interessa poi molto conoscerne l’identità. Probabilmente è solo uno scherzo. Se di buon gusto, o di cattivo gusto lo lasciamo decidere ai lettori del VALTROMPIASET. Di certo, qualcosa d’interessante tra le righe c’è, e questo a noi basta. In questo paese, dove c’è gente “che pagherebbe per potersi vendere”, anche questi francobolli di follia ci paiono francamente più di valore della maggior parte dei telegiornali che quotidianamente ci tocca di sorbire. Uno, la fotocopia sbiadita dell’altro, alla faccia del pluralismo dell’informazione.
Joe Dallera |