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Al mattino in genere si mangia poco. Si beve caffè oppure latte oppure un cappuccino, magari tè con biscotti o marmellata, miele, brioche…
Una volta il pranzo era il pasto principale della giornata. Adesso non è più così per tutti. Sono soprattutto le persone che lavorano e che abitano in città a non tornare a casa per pranzo. Queste mangiano alla mensa, al bar, alla paninoteca, in maniera leggera e veloce.
La cena è diventata così per molti il pasto principale perché è l’unico momento della giornata in cui ci si trova tutti insieme.
Di solito un pasto tipico (ed abbondante) italiano è composto di un antipasto fatto di salumi, crostini accompagnati da verdure varie cotte o crude, da un primo e da un secondo “piatto”. Poi si mangia il dolce e anche la frutta. Si beve acqua o vino e alla fine immancabile il caffè.
Tutto questo in Valtrompia, in Italia in genere, invece per il mio paese d’origine, l’Algeria, i pasti principali sono delle volte fino a quattro: la colazione, il pranzo, la merenda e la cena.
Al mattino di solito si beve caffè e latte con pane normale, fresco o con quello del giorno precedente tostato al forno, con marmellata o burro.
Il pranzo è il pasto principale della giornata, nei piccoli paesi per tutti. Invece nelle grandi città le persone che lavorano o studiano non tornano a casa per pranzo – un poco come in Italia del resto - e allora mangiano alla mensa del lavoro o della scuola, in paninoteca o in pizzeria e sempre in fretta.
La merenda si fa il pomeriggio quando le persone tornano dal lavoro o dalla scuola. Di solito si beve caffè e latte o tè con biscotti o dolci o brioches fatte in casa.
Per cena in genere si mangia poco.
Di solito un pasto tipico algerino è composto di un leggero couscous accompagnato da un sugo di carne e verdure tutte cotte. Poi si mangia la frutta di stagione che costa poco ma non tutti i giorni. Si beve anche del latte fermentato (“laben”) oppure acqua o aranciata.
Ogni regione od ogni località ha le sue specialità: couscous con verdure e carne, riso con il pollo, prugne e uvette con carne, pollo con le olive, arrosto d’agnello…
Io penso che non sia in ogni modo troppo importante la diversità dei cibi nel pasto e nemmeno sia importante quanto costa o possa costare un pranzo. Decisamente più importante è la compagnia e allora proviamo a mangiare insieme, a parlare e ad ascoltarci mentre mangiamo senza la televisione o altre distrazioni musicali. Aumentiamo di numero questi momenti nei quali ci si trova tutti insieme. Pensiamo al nostro vicino di casa. Chiediamoci se ha mangiato o no. Voglio affermare che preoccuparsi degli altri è molto bello.
Quante volte forse abbiamo buttato del cibo nella spazzatura senza pensare che c'è tanta gente che muore di fame e di sete.
E al proposito di acqua… andiamoci piano con il lasciare troppo aperto il rubinetto, per favore.
Aicha Laribi |