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Castel Mella, Orzinuovi, Lograto, Brandico, Orzivecchi, Torbole Casaglia e Maclodio. Questo l’elenco dei Comuni bresciani i cui rappresentanti si sono incontrati lo scorso 25 marzo e che ancora attendono, per l’ennesima volta, una proposta seria da parte della Società “Enel Sole” per la gestione, manutenzione degli impianti luce.
È stato, infatti, verificato che rivolgendosi al mercato, i costi di manutenzione dei pali risulterebbero notevolmente inferiori a quello oggi pagati ad “Enel Sole”, ma di fatto i Comuni sono impossibilitati ad aprirsi al mercato per l’ostruzionismo della Società, che crea una barriera al riscatto dei pali dell’illuminazione proponendo cifre ingentissime per il passaggio in proprietà ai Comuni. Si parla anche di 300 euro per il riscatto di un palo ultraventennale, formalmente di proprietà dell’Enel, ma per il quale i Comuni al momento dell’installazione hanno pagato ben l’80% del costo. “Enel Sole” sostiene che tali costi sono imputabili alla necessità di separare la rete di distribuzione dell’energia dalla rete di pubblica illuminazione, ma ancora una volta, agli amministratori dei sette Comuni appare chiara l’ennesima scusa per non affrontare seriamente con loro la questione, procastinando semplicemente il problema. I sindaci fanno osservare in che modo viene fatta la manutenzione dei pali. È normale – si chiedono gli amministratori locali- che per metterli in sicurezza bastino solo dei semplici chiodi?
“Oggi – sottolinea l’assessore al Bilancio e alla Sicurezza Guido Bonomelli - questi Comuni sono stanchi e pretendono una posizione di maggiore collaborazione da parte di “Enel Sole” con proposte concrete da presentarsi nel prossimo incontro già fissato e che definiscano equamente per i cittadini la questione, altrimenti in assenza di sviluppi significavi, i sindaci hanno già fatto sapere che si percorreranno tutte le vie possibili, comprese quelle legali. Se è vero che esistono le liberalizzazioni allora anche i Comuni devono essere messi nella condizione di potersi rivolgere al mercato, con il vantaggio di abbassare le tariffe sostenute dalla comunità. Solo in teoria si può parlare di liberalizzazione del mercato dell’illuminazione pubblica. Ci sono ancora troppi vincoli che non permettano di poter scegliere le offerte migliori di altre aziende concorrenti a “Enel Sole”. I sindaci – conclude Bonomelli – non stanno scherzando e si aspettano che la Società si presenti all’incontro con proposte davvero serie e concrete per risolvere la situazione”.
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