|
Che bella soddisfazione essere convocati nella rappresentativa lombarda! Vuol dire essere in gamba. È una soddisfazione che si aggiunge ad un’altra soddisfazione: quella di provenire da una squadra forte e temuta, tenuta sott’occhio da osservatori ben altro che locali. È il maggio ‘54 e i convocati sono Camplani, Tracconaglia, Vertua e Peruchetti come allenatore, e vanno a sfidare a Genova la selezione ligure. Sono tutti del Beretta da cinque anni in Promozione.
Di lì ad un mese finisce il campionato ’53-’54 e il Beretta mantiene la sua posizione, poteva passare anche in Quarta Serie, ma quando si è trattato di raccogliere le forze non si è più recuperato niente. In settembre si ricomincia; si fa la faccia cattiva per incutere timore e i giornalisti ti danno una mano: “Mirano al primato i viola di Peruchetti” titola “Il giornale di Brescia”. E in effetti, il Beretta parte in quarta; alla fine di ottobre, i viola, in quattro partite hanno segnato cinque gol beccandosi sette punti. Dopo un Beretta - Gazzaniga 1 a 0, il commento di Giovanni Corvi su “Il Giornale di Brescia” è: “Camplani sempre attento e tempestivo, Bielli calibrato a dovere, Tracconaglia è il solito mastino dai recuperi fulminei e decisivi”.
Camplani è il Tino portiere andato a giocare a Genova. Mario Tracconaglia (1934 - 2006) è un rezzatese che ha fatto passare diverse squadre fino alle “Rondinelle” del Brescia; giunto al Beretta nel ’53, anche lui è stato a Genova in primavera. Vaifro Bielli è una delle colonne del calcio gardonese, di prima della guerra con la partecipazione agli allievi della Casalini, e dopo la guerra atleta del Fronte della Gioventù e poi capitano del Beretta per tanto tempo.
Un mese dopo, Breno - Beretta 1 a 3, con “un attacco ben imperniato su Bonomelli che sprigionava scintille ad ogni piè sospinto e che ha costretto i difensori locali a sfoderare i numeri migliori del loro repertorio per salvare il salvabile”, dice il commentatore Piero Pelati. Un mese dopo ancora, Beretta - Villanovese 4 a 0; il Beretta comanda la classifica. In febbraio una menzione del giornalista Schiavoni su “La gazzetta dello sport”: “Nell’ultima partita del Beretta si sono distinti gli ottimi Zappa, Zentilini, Boschetti, Bonomelli”. A S. Valentino “Il Giornale di Brescia”, col nostro Corvi, così commenta la partita di ritorno Gazzaniga - Beretta 0 a 1: “Bepi Peruchetti aveva disposto i suoi uomini per vincere la partita, cioè non con una più o meno ingegnosa tattica difensiva, adoperando catenacci ad una o due mandate, ma giocando invece alla bella avventura per fare bottino pieno. E la vittoria è stata la logica dimostrazione di una effettiva superiorità di gioco”.
E poi, insomma, Beretta - Nossese 6 a 0 ancora in febbraio; Schiavoni sulla “Gazzetta”: “Non si vede in questo momento una compagine capace di reggere il ritmo dei viola. E intanto Peruchetti ‘pesca’ ancora e sempre fra i giovani. Ed i giovani come Bonomelli si permettono il lusso di segnare quattro volte in mezz’ora”. Beretta - Antonini 2 a 0 in marzo. “All’indomabile Beretta il derby della Valtrompia. Acqua e neve, ma nonostante le condizioni proibitive molta gente, parecchia della quale di parte saretina, è accorsa ai bordi del campo”. Beretta - Fiorano 8 a 0 in aprile. Cinque reti di Bonomelli, due di Zentilini e, come se non bastasse, un’autorete degli avversari.
In maggio i giochi son fatti: i viola del Beretta partiti in quarta sono arrivati in Quarta Serie. “L’undici di Peruchetti detiene il primato con due punti di vantaggio sul Leffe, brillante inseguitore. Villanuova e Toscolano al terzo e quarto posto. Retrocedono Fiorano, Falco, Camuna e Orsa”. Per il quarto anno consecutivo una squadra bresciana vince il Campionato di Promozione; i primi dieci anni di storia calcistica del Beretta al meglio coronati col passaggio di serie. (7 – continua)
|