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“Un dato su tutti - spiega Mattinzoli -. Nel 2007 i Comuni dove ha preso avvio il Servizio secondo le regole dell’AATO hanno complessivamente risparmiato 6 milioni di Euro”.
A tanto, infatti, ammonta il corrispettivo che l’AATO, proprio in questi giorni, sta distribuendo ai Comuni a rimborso delle rate dei mutui sostenute dagli stessi nel corso del 2007 per gli investimenti in acquedotti, fognature e depurazione, realizzati in epoca antecedente l’avvio del Servizio.
Tra i più significativi i Comuni gardesani di Desenzano (Euro 384.000), Lonato (Euro 267.000), Salò (Euro 220.000), Sirmione (Euro 185.000) e i Comuni della Valtrompia Concesio (Euro 456.000), Sarezzo (Euro 331.000) e Lumezzane (Euro 289.000).
Ma va certamente sottolineato che, solo nei Comuni dove è stato avviato il servizio, è stato possibile dare reale attuazione ad un piano d’investimenti che complessivamente ha sfiorato i 30 milioni di Euro e che per i prossimi due anni ha già previsto di impiegare ulteriori 50 milioni di Euro, cominciando a superare alcune criticità e risorse economiche.
Mattinzoli spiega come alcune delle iniziali preoccupazioni da parte dei Comuni circa gli incrementi di tariffa si sono rivelate in realtà infondate, tant’é che le tariffe dell’AATO della Provincia di Brescia sono tra le più basse d’Italia, pur in presenza di consistenti investimenti infrastrutturali che nell’arco di venticinque anni superano gli 800 milioni di Euro.
Il confronto tra la tariffa dell’AATO e la tariffa in vigore nei Comuni, ha permesso di applicare in molti casi tariffe inferiori a quella media, compensando i mancati ricavi con le entrate dei Comuni aventi dimensioni più rilevanti e già di fatto allineati o addirittura al di sopra della tariffa media, creando situazioni di favore per le utenze domestiche dei residenti e attraverso l’utilizzo di un fondo di solidarietà per sostenere particolari categorie di utenza in stato di necessità (anziani, famiglie numerose, situazioni di disagio economico).
L’insieme di tutti questi elementi ha favorito la sussidiazione tra le aree e tra i Comuni appartenenti alla medesima area e ha portato, in alcuni casi, a risultati sorprendenti per chi immaginava aumenti di tariffa insostenibili: per un consumo di 150 m3 in Comuni dell’area del Garda come Desenzano, Calvagese, Padenghe o Tignale, i residenti pagano addirittura meno di quello che pagavano, per lo stesso consumo, prima dell’introduzione della nuova tariffa.
“In altre parole - conclude Mattinzoli - l’AATO si rivela sempre più una opportunità a vantaggio dei Comuni e dei cittadini”.
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