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 Nr.8 del 14/04/2008
 
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Cesare al superamento del valico
Chi contrasta visceralmente la caccia ha sempre motivazioni spesso ciniche e illogiche. Chi la pratica ha dalla sua il tramandarsi di una passione atavica che supera ogni valico


   Cesare Bresciani


I valichi appunto. Quello del Colle di San Zeno in particolare, posto a cavallo fra la Valle Trompia e la Valle Camonica. Secolare punto di riferimento per i seguaci di Diana. Fra i quali annoveriamo Cesare Bresciani, consigliere provinciale dell’A.C.L. la combattiva Associazione Cacciatori Lombardi presieduta da Eugenio Casella che conta ormai, nata appena nel 2000, migliaia di iscritti che vi confluiscono costantemente, delusi sempre più dall’appiattimento politico e dalla mancanza di soluzione dei problemi delle altre tradizionali associazioni venatorie. Cesare Bresciani è punto di riferimento dell’A.C.L. in Valtrompia. E chi è in Valtrompia non può in questo periodo non essere seriamente preoccupato per le possibilità di praticare la caccia sul Colle di San Zeno.

Una sentenza del TAR di Brescia dello scorso 2007 interdice la caccia alla migratoria sul Colle di San Zeno, è Bresciani che mi segnala in modo appassionato i fatti. Al TAR si erano rivolte le varie associazioni ambientaliste giustificando l’istanza indicando nel Colle di San Zeno una zona di “riposo” degli uccelli migratori. E l’Amministrazione provinciale è ora obbligata a dare seguito – nei suoi regolamenti venatori - a questa sentenza.
“Cominciamo a dire che nel corso della discussione al TAR la Provincia poteva fare molto ma molto di più – è questo il parere di Cesare Bresciani -. Non mi pare che si sia presentata in modo molto preparato. Anzi mi pare di poter dire che ha preso questo problema un po’ troppo alla leggera. Come mai, infatti, la Provincia non ha fatto valere il concetto che la metratura dell’interdizione alla caccia sul territorio provinciale è stata ampiamente superata?”.
Comunque sia ora la sentenza c’è e la legge va rispettata. “Certo – aggiunge Bresciani – ma la Provincia se non ha fatto opposizione prima la può fare decisamente adesso. Faccia valere le ragioni dei cacciatori. Dimostri che sta con i fatti dalla parte dei cacciatori e noi non lo dimenticheremo. Le elezioni amministrative provinciali non sono lontane. L’anno prossimo è già qui”.

Cesare Bresciani fa parte, come consigliere, del Comprensorio Alpino C 6.
E dunque gli chiediamo: che fa il Comprensorio per la soluzione di questo problema?
“Il Presidente del Comprensorio C 6, come del resto il Presidente del Comprensorio del Sebino, il C 5, sembra davvero troppo disponibile ad accettare le indicazioni della sentenza del TAR – evidenzia con chiarezza Bresciani -. Sarà per non sollevare il caso, sarà per non andare contro gli ordini di scuderia della sua associazione venatoria, sarà per compiacere mellifluamente anche alla Provincia, ma sta di fatto che il Comprensorio non prende posizione. Sembra, per il Presidente del Comprensorio, che il pericolo di chiusura della caccia sul Colle di San Zeno sia una fantasia e non seriamente una possibilità incombente”.
Cesare Bresciani non è certo tenero col Presidente del Comprensorio C 6 e incalza.
“Cosa devono aspettarsi i cacciatori da un Presidente che in rappresentanza di una associazione i cui iscritti sono prevalentemente dei capannisti non ha saputo far altro che alzare di 5 Euro proprio la quota annuale della tassa sui capanni? Col mio voto contrario ovviamente e non solo per questo”.

L’A.C.L., con Bresciani, è puntuale nel segnalare pubblicamente questa minaccia legata alla possibilità di chiusura o di estrema limitazione della caccia sul Colle di San Zeno. E le altre associazioni venatorie? Bresciani sprona apertamente tutti i cacciatori e lancia focosi appelli. “Dovete spingere le vostre associazioni a farsi carico di questo problema. Dovete impedire che le vostre associazioni venatorie - che da anni vi raccontano menzogne per un falso quieto vivere con gli ambientalisti – continuino a raccontarvi frottole e a non fare assolutamente niente”.

Chi ha orecchie per intendere, intenda. E anche in tema di caccia. E per la caccia sul Colle di San Zeno. “Cedere agli ambientalisti in questa occasione vuol dire perdere un’altra battaglia – conclude Cesare Bresciani -. Di questo passo se non ci muoviamo insieme, e noi dell’A.C.L. siamo decisamente pronti, va a finire che la nostra caccia diventerà solo un sogno”.

Piero Gasparini


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