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L’obiettivo è creare un sistema di servizi al lavoro fondato sulla centralità della persona che sia trasparente, accessibile a tutti e formato da una rete efficiente di operatori pubblici e privati soggetti ad una costante valutazione, il cui fine sia il perseguimento di una “buona” occupazione, con garanzie di tutela e sicurezza.
La legge, nel delineare le competenze delle province, prevede che entro il 31 dicembre di ogni anno venga adottato un Piano di Azione Provinciale da considerarsi come strumento di programmazione territoriale. Il piano è stato approvato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n.792 del 11 dicembre 2007.
In esso, dopo un’analisi di contesto della nostra provincia, delinea finalità, principi ispiratori, obiettivi, strategie e strumenti al fine di aumentare la percentuale di occupazione e raggiungere gli obiettivi di Lisbona. L’obiettivo è, infatti, quello di innalzare la media occupazionale (64,6% del 2006) al 70% entro il 2010, puntando su un incremento del numero di donne occupate.
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Provincia di Brescia |
Regione Lombardia |
Valore obiettivo Lisbona |
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2005 |
2006 |
2005 |
2006 |
2010 |
Tasso di occupazione |
63,9 |
64,6 |
65,6 |
66,3 |
70,0 |
Tasso di occupazione femminile |
51,7 |
51,8 |
55,1 |
56,4 |
60,0 |
Fonte ISTAT
Tre sono quindi le priorità di orientamento:
• l’arrivo di un maggior numero di persone sul mercato ed una modernizzazione dei sistemi di protezione sociale;
• il miglioramento dell’adattabilità dei lavoratori e delle imprese che vada nel senso della flessibilità;
• l’aumento di investimenti per il miglioramento dell’istruzione e delle competenze del capitale umano.
I soggetti alla ricerca di un lavoro ricevono una “dote”, dotazione finanziaria differenziata a seconda dei target di riferimento definiti dalla programmazione provinciale, finalizzata alla realizzazione delle possibili azioni rivolte all’inserimento o reinserimento lavorativo. Essa potrà essere utilizzata presso gli operatori accreditati per la realizzazione di uno specifico percorso definito in un contratto stipulato tra operatore e cittadino utente al fine di ottenere l’effettiva occupazione. Le risorse della dote saranno utilizzate per assicurare un sistema di servizi tra loro coordinati e cioè: accoglienza, orientamento, formazione, sostegno al reddito, inserimento lavorativo.
L’attuazione di interventi che guardino la presa in carico del soggetto nella sua globalità e che siano in grado di attivare un circolo di azioni all’interno di un unico progetto individuale per realizzare percorsi personalizzati di impiego e di reimpiego ha già preso avvio con il “Programma LaborLab” – Ambito disoccupati - Ambito Atipici ed Ambito Donne, al quale seguiranno il “Progetto Valle Camonica, Valcavallina e Sebino”, il “Piano Provinciale Disabili” e gli interventi rientranti nei Progetti di Reimpiego ex art.1, comma 411 L.266/06.
Gli altri principi ai quali si ispira il piano sono legati ai servizi per le imprese, alla libertà di scelta, agevolata con una serie di servizi e di proposte, all’integrazione ed alla collaborazione fra gli operatori sia pubblici che privati, alla premialità nell’assegnazione delle risorse a seconda dei risultati raggiunti, alla valorizzazione delle eccellenze ed alla promozione della parità tra uomo e donna.
Aristide Peli
Vice Presidente
Provincia di Brescia
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