Grazie a Paolo Chiappa e ai volontari che si sono prodigati dedicando tempo e risorse abbiamo voluto ripetere l’esperienza e siamo stati tutti inviatati all’inaugurazione dei 2 nuovi appartamenti che, affiancando i tre operanti dal novembre 2004, garantiranno l’ospitalità gratuita a 5 pazienti e alle loro famiglie.
Da allora si sono ripetute numerose accoglienze e anno dopo anno, la richiesta da parte dei vari reparti dell’Ospedale Civile di Brescia è aumentata mediamente del 20%: n. 98 presenze dal novembre 2004 al dicembre 2005; n. 123 presenze nell’anno 2006; n. 146 presenze nell’anno 2007.
Durante la prosecuzione dei lavori dei due nuovi bilocali, oltre alle ditte che ci hanno agevolato nei costi, abbiamo ricevuto numerosi doni anche da pazienti di ematologia che, saputo del progetto, si sono spontaneamente resi disponibili all’acquisto di stoviglie, telerie e alla confezione di tendaggi.
Vi espongo brevemente i costi sostenuti: Euro 190.000,00 per l’acquisto e le imposte ed Euro 55.000,00 per le opere di ristrutturazione e per gli arredi.
L’appartamento è stato diviso per ottenere due bilocali di circa 45 mq ciascuno.
Gli arredi, come per i precedenti appartamenti, sono colorati, accoglienti e dotati di tutto ciò che potrebbe essere necessario durante una breve o lunga permanenza.
Un vasto terrazzo esterno all’appartamento azzurro può essere utilizzato da pazienti adulti o bambini che in particolari condizioni di salute, debbono necessariamente rimanere isolati.
Come è accaduto finora, l’ospitalità non è preclusa a nessuno ma ciò non toglie che ogni volta sia valutata la reale necessità della famiglia in sintonia con il reparto di provenienza.
L’accoglienza segue fermi principi sanciti dal Regolamento di Casa AIL Arcobaleno; gratuità non significa cieca accoglienza ma è sinonimo di grandi sforzi e sacrifici da parte di tutti i nostri volontari che si operano per la conduzione e il mantenimento della struttura.
Notevole e lusinghiero è il consenso che ci perviene da coloro che, al di fuori dall’Associazione, riconoscono le valenze positive del progetto.
Vi sottolineo che l’accoglienza è rivolta non solo a coloro che provengono da fuori Regione o da altri Stati ma anche a coloro che abitando nella nostra Provincia, provengono da luoghi disagiati o per la situazione particolarmente delicata in cui si trova il proprio familiare, preferiscono essergli costantemente vicino.
La maggior parte dei pazienti e della famiglie ospitate, ha lasciato in Casa AIL un po’ di sé e in ogni appartamento si respirano emozioni, speranze, coraggio che si trasmettono da famiglia a famiglia e da paziente a paziente.
Il sentimento che ci guida non è l’orgoglio per il lavoro svolto ma l’Amore, il senso di fratellanza vera ed unica che nel quotidiano ci lega inconsapevolmente gli uni agli altri, nel progetto Casa AIL, nutre prepotente le nostre emozioni.
Grazie di cuore a tutti i volontari.
Giuliana Ferpozzi
Responsabile Accoglienza
Casa AIL Arcobaleno
A.I.L. BRESCIA – ONLUS
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