(28 maggio e 3 giugno 2008): a Leno all’Istituto Superiore “Vincenzo Capirola” e a Montichiari all’Istituto Superiore “Don Milani”.
Gli agenti della polizia provinciale, sulla base di previe intese con il Preside, si sono presentati accompagnati dalle unità cinofile in dotazione alla polizia locale di Palazzolo sull’Oglio e quelle che frequentano il centro di addestramento di Pontevico. Si è trattato di una azione dimostrativa o, per meglio dire, esclusivamente educativa, poiché l’ingresso degli agenti della polizia provinciale è avvenuto in maniera plateale e, quindi, senza un ricercato effetto sorpresa.
Nessuna perquisizione personale, ma una semplice ricerca di eventuale sostanza stupefacente contenuta negli zaini che si trovavano sui pavimenti delle aule.
L’effetto, sperato, è stato quello di costringere gli eventuali detentori di sostanza stupefacente a disfarsene, mediante qualche corsa ai bagni non dovuta a necessità fisiologiche, ovvero il repentino lancio dalle finestre, sotto le quali vi erano i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC).
In entrambi i casi, i cani sono comunque riusciti a rilevare le tracce lasciate dalla presenza della sostanza stupefacente.
Insomma, ai ragazzi frequentanti le scuole superiori si è voluto trasmettere il segnale che anche all’interno del perimetro delle loro scuole possono avvenire simili controlli, aumentando, almeno si spera, l’effetto deterrente che normalmente deriva dal timore di incappare nelle sanzioni previste.
Dimostrazioni di consenso sono state raccolte sia dagli insegnanti che dai genitori, in un caso la madre di uno dei ragazzi che aveva buttato dalla finestra una dose minima di hashish ha ringraziato la preside Ermelina Ravelli per l’intervento. Soddisfacente anche la reazione della maggior parte degli studenti rimasta positivamente colpita da questa modalità di approccio degli agenti della polizia provinciale, finalizzata a favorire l’assimilazione del valore della legalità. La sperimentazione riprenderà con il nuovo anno scolastico e sarà estesa ad altri istituti superiori della Provincia.
Soddisfatto dell’intervento l’assessore provinciale alla Sicurezza Guido Bonomelli che promette “tolleranza zero” alla droga nelle scuole.
“L'intervento – dice Bonomelli - rientra nel progetto di collaborazione tra il Corpo della Polizia provinciale e i volontari ANC e che prevede lo stazionamento di questi ultimi davanti alle scuole anche con funzione deterrente. I volontari possono intervenire sulla base di un preciso protocollo d’intesa firmato nei mesi scorsi a Palazzo Broletto e attualmente in funzione. Secondo il documento ci sono diversi livelli di intervento a seconda del problema: i volontari ANC e i Presidi vengono attivati in caso di episodi ad esempio di bullismo, mentre l’intervento della Polizia provinciale o dei Carabinieri è previsto per problemi più gravi. La sicurezza - dice Bonomelli - è sempre più sicurezza partecipata e vede coinvolti anche ausiliari civili oltre che i professionisti. Ognuno fa la propria parte in una sinergia di collaborazione e unità di intenti. Sul lato della prevenzione non dobbiamo criminalizzare i ragazzi, ma sul lato controlli dobbiamo essere fermi. Ringrazio il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Giuseppe Colosio e la preside Ermelina Ravelli che hanno dato subito la loro disponibilità a queste iniziative che si intensificheranno il prossimo anno scolastico. I genitori - conclude Bonomelli - attraverso queste iniziative sapranno di avere una mano in più dalle Istituzioni per la loro tranquillità e per quella dei ragazzi”.
|