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Al teatro Odeon di Lumezzane gli scrittori in erba che si sono cimentati con il racconto breve sono stati premiati con un riconoscimento in denaro mentre i vincitori di ogni categoria hanno avuto una targa celebrante l’evento. La rassegna ha avuto un sapore particolare, dal momento che questo concorso, promosso dall’Amministrazione comunale di Lumezzane, dal Rotary Club Valtrompia e dalla Biblioteca civica valgobbina ha spento, proprio quest’anno, dieci candeline. Il fatto di arrivare a doppia cifra è stato sottolineato dal Presidente della biblioteca, Anna Maria Scaroni. Il primo rappresentante dello stabilimento culturale di via Marconi ha mostrato come oramai questa rassegna vada da sola, con una propria impronta e un numero di partecipanti che aumenta tutti gli anni. È un riconoscimento importante a questo concorso, visto il suo carattere nazionale e la possibilità di dare a tutti un trampolino di lancio per diventare, in futuro, abili scrittori, anche di romanzi. Scaroni ha dato anche i numeri di questa rassegna: 190 candidati, dagli adulti ai più piccoli, di cui 36 lumezzanesi, hanno inviato i loro racconti alla biblioteca, poi giudicati da una commissione appositamente creata. La maggior parte di questi scrittori faceva parte della categoria degli adulti.
Il concorso era rivolto a tutti e la partecipazione doveva essere individuale. Il racconto doveva essere scritto in lingua italiana e inedito, pena l’esclusione dalla rassegna. La kermesse letteraria è stata divisa in quattro categorie. Nella prima sezione, quella rivolta ai giovani, hanno partecipato i bambini dai 6 ai 10 anni (scuola elementare), quelli da 11 a 13 anni (scuola media inferiore) e i ragazzi dai 14 ai 18 anni (scuola media superiore).
La seconda categoria, quella degli adulti, ha visto la partecipazione dei ragazzi con età dai 18 anni in su. Era presente all’evento anche il presidente del Rotary Club Valtrompia, Marino Appodia, che ha sottolineato l’internazionalità dell’associazione con 30 mila club in tutto il mondo e l’impegno sociale a scopi umanitari, raggiunto con la cultura.
Ha partecipato alla cerimonia anche l’assessore all’istruzione Stella Zani. La prima categoria ad essere premiata è stata quella degli adulti. Oltre alla segnalazione di Anna Maria Giardini, proveniente da Roma, sono stati premiati Silvia Faini di Bovezzo e Luigi Filippelli di Brescia. A loro sono andati un riconoscimento rispettivamente di 1000 euro e di 1250 euro. Armando Azzini, di Rezzato, con il suo racconto “Un tonfo e via” è stato premiato, al primo posto, con un assegno di 1500 euro e una targa della manifestazione.
Per la categoria dei ragazzi dai 14 ai 18 anni sono stati premiati Clelia Moroni di Brescia, Valentina Testa di Sulzano, nel bresciano e Sara Vaccari, di Perugia. Quest’ultima, con il racconto “L’Aquilone”, è stata premiata, al primo posto, con la targa e un assegno di 500 euro, mentre al secondo e terzo classificato sono stati dati rispettivamente 450 euro e 250 euro. Per la categoria degli 11-13 anni due ex-equo: Serena Bonomi e Anna Silvia Lancini, entrambe di Lumezzane, si sono posizionate al terzo posto, precedute da Martina Zanin e, al primo posto, da Gaia Polotti, valgobbina, vincitrice con il racconto “Io, una penna”. Anche a loro è stato dato un riconoscimento in denaro e una targa a chi ha raggiunto il gradino più alto del podio.
Infine, nella sezione dei più piccoli, dai 6 ai 10 anni, è stato premiato Leonardo Mutti, di Lonato, per il suo tema libero “Quella volta che il tappetino del Taboga”. Un tappeto che parte da una giostra di Lonato per abbandonare la città bresciana e portare la pace in tutto il mondo.
Ciliegina sulla torta della kermesse letteraria è stata la premiazione del migliore racconto d’inverno di tutte le dieci edizioni. L’autore, premiato anche nella sezione adulti, è stato Armando Azzini, scrittore in erba partito proprio da questo concorso per sviluppare i suoi temi. A lui sono andati la targa della decima edizione e un riconoscimento in denaro di 1000 euro. Il suo racconto, premiato nella sesta edizione, nel 2003, s’intitolava “La professionista”.
Fabio Zizzo |