L'Opera impegnativa e di grande impatto suggestivo è stata voluta dall'Associazione Culturale Redentore, presieduta da cesare Giovanelli.
Lungo ed entusiasmante il percorso che ha portato a quest’ultima realizzazione. Ne riassumiamo solo le tappe principali per una giusta valutazione dell'opera.
Tutto è nato, ben lo sappiamo, da quel lontano 4 agosto 1902 con l'inaugurazione del monumento al Redentore sulla cima di una montagna, cara ed accessibile, della Regione Lombardia, (in forma analoga nelle altre 20 regioni d'Italia, all'inizio del secolo, per consacrare l'Italia al Redentore). Il progetto era stato voluto e sostenuto dall'avv. Giorgio Montini, che in quell’occasione aveva portato i figli piccolissimi, Lodovico e Giovanni Battista, divenuto poi Papa Paolo VI.
Era solo l'inizio di quel Monumento, che avrebbe avuto la funzione di essere Stella Polare per molti bresciani e non solo, ma anche del Pontefice Paolo VI, che in tempi successivi come nel 1963, volle riportare al primitivo splendore il Monumento che necessitava di un energico restauro.
Prima un comitato ristretto di amici, sostenuti da Cesare Giovanelli, ed ora l'Associazione Redentore hanno espresso l'amore, la passione e la devozione verso questo luogo così carico di ricordi e di storia, con interventi di grande pregio artistico.
Nel 1998 la statua di Paolo VI accanto al Monumento; nel 2005 il rifacimento del tetto con copertura in zinco/titanio; nel 2006 viene realizzato il portone d'ingresso con altorilievo in bronzo del Papa Giovanni Paolo II, che sembra dialogare con Paolo VI, nello stesso anno il primo mosaico con la Risurrezione di Cristo.
Ora il completamento dell'Opera di restauro e abbellimento con i tre mosaici che si aggiungono al primo mosaico opera di Giancarlo Gottardi. La Creazione opera dell'artista bresciano Enrico Schinetti, l'Annunciazione su bozzetto dell'artista Massimo Zuppelli, la Crocifissione opera dell'artista triumplino William Fantini, le opere sono realizzate in vetro di Murano composti con vera arte italiana, Spilimbergo (Pordenone), dai mosaicisti Travisanutto.
Tutto quanto esprime la bellezza dell'Opera che con il linguaggio e la suggestione delle opere d'arte comunicano non solo l'aspirazione estetica, ma i contenuti che ispirano il fondamento del senso stesso della vita.
L'amante della montagna che salirà sul Monte Guglielmo, ora diventerà ancor di più il Pellegrino che si stacca dall'affanno della vita della valle, per giungere ai piedi del Redentore, depositare il proprio fardello e partire leggero perché carico di speranza.
L’appuntamento con il Redentore è iniziato con la veglia nella notte tra venerdì e sabato 18 e 19 luglio per terminare poi la domenica 20 luglio con la Benedizione dei tre mosaici dedicati alla memoria di Papa Paolo VI nel 45° anniversario dell'elevazione alla cattedra di Pietro e nel 30° anniversario della morte. |