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Riccardo Minini (a sx) ed il presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli |
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Numerosi incontri con compagnie aree interessate allo scalo bresciano e con i vertici della Società di Gestione dello scalo, hanno segnato l’inizio del sostegno per la fase di rilancio.
Un rilancio che ha visto lievitare letteralmente il flusso passeggeri: 206 mila gli utenti nei primi otto mesi del 2008 contro i 192 mila registrati durante tutto lo scorso anno. Il solo mese di agosto ha visto un’affluenza pari a 41 mila passeggeri.
“Rilanciare un aeroporto è un’operazione non semplice e lo vediamo anche dalla situazione attuale, segnalata proprio in questi giorni dalla stessa compagnia Air Bee – dichiara l’assessore al Turismo della Provincia di Brescia Riccardo Minini - Il mio auspicio è che queste settimane di stand by servano agli enti pubblici perché capiscano che l’aeroporto di Montichiari deve diventare il perno per i flussi di passeggeri in partenza e in arriva sul territorio bresciano. Agire significa però mettere in atto le parole spese finora, ovvero concretizzare gli interventi a favore di uno strumento in cui si crede veramente. Alla luce dell’esponenziale incremento dell’utilizzo dell’aereo quale primo mezzo di trasporto, il tema aeroporto dovrebbe essere al centro dell’attenzione della politica intrapresa sia dalle istituzioni pubbliche che dalle realtà private. Il sostegno concreto degli enti pubblici a favore del rilancio degli aeroporti è un dato fondamentale che si vede anche a livello nazionale. Basti pensare che nel 2006 gli enti pubblici italiani, da nord a sud, hanno investito 465 milioni di euro per il sostegno delle compagnie aree. La situazione che ruota attorno allo scalo di Montichiari deve essere sostenuta ancora di più se si considera la saturazione degli scali confinanti con la terra bresciana, ovvero Orio al Serio e Verona, e se si vuole competere per le sfide che ci aspettano nei prossimi anni. Penso ai paesi emergenti e, soprattutto alla vicina Expo 2015. Credere nelle potenzialità di questo aeroporto è la motivazione prima ed indispensabile per concretizzare congiuntamente il nostro sostegno perché un aeroporto avviato e ben funzionate può accrescere a livelli esponenziali l’intero settore economico del nostro territorio, non soltanto dal punto di vista turistico ma anche commerciale ed occupazionale. La collocazione dello scalo bresciano e le infrastrutture già esistenti, oltre a quelle in fase di realizzazione (collegamenti autostradali e alta velocità), sono già pronte ad accogliere e ad avviare centinaia di migliaia di passeggeri da e per il nostro territorio. Resta sicuramente il rammarico dato dal fatto che tutti gli sforzi, seppur iniziali, per attuare la fase di rilancio dell’aeroporto di Montichiari abbiano trovato poco riscontro e poca condivisione da parte degli enti territoriali, dai privati e dalle associazioni di categorie interessate. Questa situazione attuale va a gravare principalmente sui passeggeri, oltre che all’intero indotto economico del territorio”.
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