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 Nr.19 del 13/10/2008
 
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La riqualificazione del centro storico
Inaugurati gli alloggi ristrutturati nell’ambito del “Progetto di edilizia convenzionata via Avogadro – via Vivaldi a Zanano”: gli immobili sono stati ristrutturati grazie ad una convenzione con un operatore privato


   Gli immobili ristrutturati



   Il Sindaco di Sarezzo Massimo Ottelli


Il recupero dei due isolati di via Avogadro e via Vivaldi rappresenta un nuovo episodio della politica di recupero e riqualificazione dei centri storici del comune di Sarezzo, ma anche un contributo importante all'offerta di alloggi convenzionati per la popolazione del territorio.
L'operazione è partita nel 2005 quando l'Amministrazione comunale, utilizzando esclusivamente risorse del proprio bilancio, conduce una capillare campagna di acquisizioni immobiliari finalizzata a rilevare le diverse proprietà ricomprese all'interno di due isolati tra loro adiacenti nel cuore del centro storico di Zanano, da anni in stato di abbandono e con fenomeni di instabilità già in atto, al punto da diventare oltre che sgradevoli alla vista, potenzialmente pericolose per la pubblica incolumità.
Successivamente, attraverso una progettazione svolta all'interno dell'ufficio tecnico comunale, coordinata dal dirigente dell'area tecnica architetto Fabrizio Veronesi, è stato predisposto un piano di recupero dei due immobili che, tenendo conto delle caratteristiche storiche degli edifici, fosse teso alla loro integrale trasformazione in alloggi da destinare ad un’utenza convenzionata. Gli interventi sono stati concordati con la Soprintendenza ai Beni Architettonici della Provincia di Brescia, la quale ha ritenuto il progetto degno di ricevere un contributo di 106.000 Euro dal Ministero dei Beni Culturali, in ragione dei meriti di risanamento e restauro del patrimonio storico che esso produce.
La progettazione non ha trascurato un'attenzione particolare anche agli aspetti energetici degli edifici. Con anticipo, infatti, rispetto alle recenti normative nazionali e regionali, sono stati previsti fin dal 2006 livelli d'isolamento termico delle murature superiori alle norme ed un riscaldamento centralizzato per entrambe le corti, dotato di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, posizionati in modo da massimizzarne l'efficienza e risultare praticamente invisibili da terra.
L'Amministrazione ha poi scelto di procedere all'intervento edilizio attraverso un sistema di convenzionamento con un operatore privato, la Coop. Casa SC di Brescia, in modo da ottenere il risultato del restauro degli immobili alle condizioni previste dal progetto senza sopportare ulteriori spese per le finanze pubbliche: l'operatore si è infatti sobbarcato l'onere dei lavori in cambio di una permuta di alloggi, che potranno essere venduti o affittati a prezzi comunque convenzionati con l'Amministrazione. Il Comune resta inoltre proprietario di tre alloggi, da destinare alle fasce deboli della popolazione.
Complessivamente l'intervento prevede la realizzazione di 13 nuovi alloggi, sette nella corte su via Avogadro e sei nella corte su via Vivaldi, con tagli che vanno da un quadrilocale di 101 mq a trilocali e bilocali fino ad un minimo di 41 mq., molti dei quali arricchiti da spazi accessori quali porticati, balconi o logge, oltre all'utilizzo comune delle due corti.
Nel corpo sulla via Avogadro, che raggiunge i tre piani di altezza, è stato inserito, sempre in modo da non alterare l'estetica dell'edificio storico, un ascensore a norma per il superamento delle barriere architettoniche per gli edifici pubblici. La corte del medesimo corpo, pavimentata e restaurata come il resto dell'edificio, è stata resa visibile dall'esterno grazie alla collocazione di un cancello in ferro che lascia attraversare lo sguardo, mentre l'originario portone in legno, testimonianza di una storia e di pratiche di vita e di lavoro ormai passate, è stato restaurato ed esposto all'interno del cortile, in modo da tramandare la sua memoria ai futuri abitanti della casa.
Il corpo su Via Vivaldi ha mantenuto i portici e le logge che ne caratterizzavano l'aspetto originale; anche gli antichi volti dei locali del piano terra sono stati restaurati e mantenuti, creando ambienti nuovi con intense suggestioni del passato. Al suo esterno, ove possibile, è stato mantenuto anche l'originario paramento in pietra locale, trasferendo le opere per il contenimento energetico all'interno dei relativi locali. Sulla facciata verso monte si è proceduto anche al restauro dell'originaria Santella votiva, almeno per la parte ancora visibile, che è riuscita a preservarsi dal dilavamento delle piogge.


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