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 Nr.19 del 13/10/2008
 
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Arte venatoria a scuola!
La richiesta dell’ARCI Caccia al Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini: ''Corretta informazione dei temi faunistici e venatori nella scuola''


   Maria Stella Gelmini


Inserimento dei temi dell’ambiente e corretta informazione sull’attività faunistico – venatoria nell’insegnamento scolastico: questo in sintesi il contenuto di una lettera inviata dal presidente nazionale Arci Caccia, Osvaldo Veneziano, al Ministro dell’istruzione, Università e ricerca Maria Stella Gelmini.
“Sottoponiamo alla sua attenzione ed alla sua sensibilità – sottolinea la missiva indirizzata al Ministro Gelmini - un tema che troppe volte è risultato marginalizzato: la possibilità che la scuola, nel promuovere una maggiore attenzione alle questioni ambientali, focalizzi il tema della conservazione del patrimonio faunistico informando correttamente sul contributo prezioso di una corretta gestione dell’attività venatoria”.

“Non le chiediamo di fare alcuna forzatura ‘etica’, che appartiene al singolo individuo, ma di prevedere che nelle scuole italiane i nostri ragazzi possano conoscere, anche al fine maturare coscienza critica e sviluppare il libero pensiero, le positive modificazioni di tutela dell’ambiente rurale e faunistiche intervenute grazie all’applicazione della legislazione vigente”.
“Le attuali norme, ove applicate e rispettate, - continua Osvaldo Veneziano – determinano un prelievo venatorio eco-conservativo, in sintonia con le indicazioni della scienza e quale conseguenza dell’impegno che migliaia di volontari (cacciatori, agricoltori e ambientalisti) dedicano con passione e impegno morale, con sacrifici di tempo e di risorse, ai ripristini ambientali, alla vigilanza, alle iniziative a sostegno di specie in difficoltà”.

Per questi motivi, conclude la lettera, l’Arci Caccia chiede al Ministro Maria Stella Gelmini di sollecitare “il lavoro del corpo docente alla corretta informazione degli studenti in modo tale che possano fare le loro scelte partendo dalla realtà delle regole e avendo presenti le migliori prospettive che si possono costruire nell’interesse della conservazione della fauna selvatica”.


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