<div style="background-color: none transparent;"><a href="http://www.agenparl.it" title="Agenparl News Widget">Agenparl News Widget</a></div>
domenica 24 novembre 2024 | 06:41
 Nr.19 del 13/10/2008
 
 Prima pagina
 Valtrompia
 Speciale "CACCIA"
 Sarezzo
 Attualità
 AVAMPOSTO 46
 Viaggi e Turismo
 Sport
 Inserzioni
 Edizioni precedenti
 Informazioni
 Contattaci
 Home page








DIRETTORE RESPONSABILE
Piero Gasparini
e-mail: direzione


REDAZIONE:
e-mail: redazione
Via San Carlo,5
Gardone V.T. (BS)
Tel/Fax 030 8913473


SEGRETERIA:
e-mail: segreteria


GRAFICA:
ACV – AGENZIA GIORNALISTICA E PUBBLICITARIA
e-mail: grafica




PUBBLICITÀ:
La raccolta è affidata alla ACVPG
Via San Carlo, 5
Gardone V.T. (BS)
Tel/Fax 030 8913473 –
E-mail: ACVPG





COM’È CAMBIATO IL “VECCHIO” PRG


La legge regionale del 2005 ha inciso profondamente sulla pianificazione comunale che fino ad allora era regolata da una legge regionale del 1975. A sottolineare la differenza e la discontinuità tra il “vecchio” PRG (Piano regolatore generale) e il “nuovo” PGT (Piano di governo del territorio) è anche il limite temporale massimo (entro la fine del 2009) previsto dalla legge per arrivare al nuovo strumento di pianificazione.
Ma le differenze sostanziali sono altre.
Innanzitutto il PGT è l’espressione di una piena autonomia, e conseguente responsabilità, dei Comuni. Loro decidono, lo approvano, loro lo devono applicare e far rispettare. Nessun invio alla Regione come avveniva per i “vecchi” PRG ma solo una sorta di supervisione e di coordinamento da parte della Provincia.
In secondo luogo, il PGT deve essere articolato in un sistema di tre atti pianificatori: documento di piano, piano delle regole e piano dei servizi. I tre atti devono essere coordinati nelle strategie e nei contenuti ma possono essere relativamente indipendenti nelle procedure di attuazione, integrazione e aggiornamento. All’interno di una visione che si deve mantenere il più possibile unitaria, si individuano quindi tre strumenti con finalità specifiche e con proprie regole per essere approvati.
Con quest’impostazione, il legislatore ha voluto valorizzare maggiormente la discussione sulle strategie e sul futuro delle città/paesi (documento di piano) riducendo i rischi che la discussione su ogni singolo dettaglio operativo rendesse di non facile attuazione il Piano.
«Questo tipo di pianificazione - ha precisato l’assessore provinciale al Territorio, Parchi e VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), Francesco Mazzoli - ci consente una maggiore collaborazione tra i diversi livelli di gestione del territorio, comunale e provinciale, favorendo quella visione organica non solo nello sviluppo dei singoli piani dei diversi enti locali, ma anche nella loro attuazione». Nel PRG era invece frequente la tendenza a mescolare aspetti strategici e di dettaglio ed in qualche caso a far prevalere questi ultimi.

CURIOSITÀ


L’elenco dei Comuni che hanno approvato il Piano di Governo del Territorio comprende: Alfianello; Calvisano; Cazzago San Martino; Lumezzane; Maclodio; Mazzano; Orzinuovi; Orzivecchi; Pavone Mella; Pian Camuno; Pontevico; Prevalle; Quinzano d’Oglio; Sabbio Chiese; Sellero; Villachiara.
La palma del più “veloce” spetta a Quinzano la cui approvazione del PGT risale all’aprile del 2007 seguito da Cazzago (maggio 2007) e da Calvisano (giugno 2007). L’ultimo ad aver già concluso l’iter di approvazione è stato il comune di Mazzano (il 9 luglio) preceduto da Pontevico ( 2 luglio).
Sono otto i Comuni ( Barbariga, Castegnato, Cedegolo, Leno, Paitone, Pozzolengo, Roè Volciano e San Zeno Naviglio) che negli ultimi mesi hanno presentato il PGT all’Assessorato al Territorio e sono in attesa di ricevere il parere di compatibilità rispetto al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Nella fase successiva il Comune sarà chiamato alla definitiva approvazione del PGT.


VALTROMPIASET certificata al Tribunale Ordinario di Brescia n° 41/2006 del 23/11/2006  -  Sito internet realizzato da InternetSol di Comassi Luca