Cesare Bresciani

Al Direttore del VALTROMPIASET
Piero GASPARINI

Innanzitutto la ringrazio per avere ospitato il 28 aprile di questo 2008 sulle pagine del suo VALTROMPIASET le mie “accorate lamentazioni”, come le definisce l’assessore provinciale alla caccia SALA a pagina 5 del VALTROMPIASET del 20 ottobre. Poi l’assessore SALA carica la dose e definisce “sproloquio” le mie parole e poi ancora mi accusa di non avere “alcuna capacità critica” ed ancora di “nulla comprendere del tema” in questione, in altre parole della possibilità oggi da lui sostanzialmente vietata di cacciare sul Colle di San Zeno sopra Pezzaze. Ed ancora l’assessore SALA (al limite della possibile mia denuncia-querela nei suoi confronti) mi accusa di “sicumera”, di “arroganza”, di “qualunquismo” e via dicendo…
Ora io, anche nella mia qualità di Consigliere provinciale dell’A.C.L. - la Associazione Cacciatori Lombardi – vorrei capire perché questo “grande” assessore provinciale ha deciso di scatenare a mezzo stampa una polemica così violenta e grezza nei confronti diretti del sottoscritto. Di che ha paura? Perché solo chi ha paura di qualcosa reagisce così. E lui ha certo paura di non prendere mai più i voti dei cacciatori valtrumplini.
Vorrei ricordare a SALA - perché evidentemente vive in un altro mondo che non è quello della caccia e quindi non lo sa - che le mie “accorate lamentazioni” e via di seguito sono state fatte proprie dall’intero Consiglio comunale di Pezzaze che in una delibera ufficiale ha protestato per la ventilata chiusura della caccia sul Colle di San Zeno.
Vorrei rinfrescare la memoria all’assessore SALA, impegnato in tutt’altro che a difendere la possibilità di cacciare, che il mio “sproloquio” è stato fatto proprio dalla Comunità Montana di Valle Trompia (e quindi da tutta la Valle Trompia) che ha votato un documento nel quale si chiede di lasciare la possibilità di caccia sul Colle di San Zeno, cosa che invece l’Assessore SALA ha, di fatto, negato.
Vorrei soffiare nelle orecchie dell’assessore SALA che la mia “sicumera” e la mia “arroganza” sono eventualmente – se così fossero - quelle del Comprensorio Alpino C 6 di Valle Trompia (di cui sono un componente) che ha fatta sua la preoccupazione di non poter più cacciare sul Colle di San Zeno.

E allora assessore SALA chi fa “inutile ed inconcludente demagogia”? Forse i “pochi fans locali”? I miei? Lo sa assessore che in pochi giorni abbiamo raccolto ben 500 firme di cacciatori preoccupati del fatto che non si potrà più cacciare, grazie anche a lei e a quelli come lei, sul Colle di San Zeno, dopo che qualcuno ha già deciso a suo tempo che nemmeno dalle parti del Maniva si può cacciare? Dove devono andare i cacciatori valtrumplini ?
Saremo e sarò forse “qualunquista” assessore Sala, ma lei non ha il diritto di offendere chi vuol difendere, come me, a denti stretti la sua passione per la caccia.
Lei non può tentare, dall’alto della sua poltrona, di danneggiare l’immagine mia e di tutti quelli che la pensano come me, perché è stato lei – non certo io - a firmare la delibera di chiusura della caccia sul Colle di San Zeno.
E si ricordi anche che le 500 firme possono diventare subito 1000 o 2000 e possono triplicarsi e diventare voti o non voti per lei o per il suo partito.
Grazie se la vorrà smettere lei, assessore SALA, di essere “arrogante” approfittando del suo potere di assessore provinciale.
Grazie al Direttore di questo settimanale se vorrà pubblicare i miei “sproloqui”.
Un grazie per l’attenzione a tutti quelli che intendono ancora cacciare sul Colle di San Zeno, nonostante l’assessore SALA.

Distintamente

Cesare Bresciani
Consigliere provinciale A.C.L.-U.C.L.