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Negli altri paese europei, una ventina, la produzione di latte è stata invece inferiore rispetto alle quote a loro assegnate. Gli italiani si trovano invece a dover pagare il 47% delle multe europee derivanti dal superamento delle quote latte: ben 160,6 milioni di euro, come dicevamo aggiungendo che le cose non andranno molto meglio nemmeno per la campagna 2008-2009, per la quale l’Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere, sulla base dei dati della Commissione europea, stima che le multe ammonteranno a circa 122 milioni di euro per un’eccedenza di latte prodotto di circa 437mila tonnellate. Vicenda infinita quella del superamento delle quote per la produzione di latte nelle stalle italiane.
Il Ministro Luca Zaia, che anche i bresciani ormai conoscono molto bene per come sta gestendo le questioni agricole nazionali, in proposito commenta che "i dati diffusi dalla Commissione Ue non sono che la conferma della costante e immotivata penalizzazione che il nostro Paese subisce ingiustamente. L’Italia - ha detto ancora il ministro - dovrà pagare una multa di 160,65 milioni di euro per un’eccedenza del 5,7% dalla sua quota che copre soltanto il 58% del fabbisogno italiano". Questo dimostra quanto sono state miopi le scelte fatte più di vent’anni fa con la consulenza dei sindacati di categoria i quali consigliavano di notificare importi inferiori rispetto alla produzione effettiva prodotta nelle stalle. Il Ministro intanto avverte che per le quote latte non ci saranno sanatorie e le multe vanno pagate. Ai produttori di latte non resta che mettere mano al portafogli. Come sempre.
Franco Piovani |