Al Direttore del VALTROMPIASET
In risposta alla lettera apparsa sul VALTROMPIASET (n. 20 del 20 ottobre a pagina 5, ndr) scritta dall’Assessore alla caccia Alessandro Sala a riguardo della chiusura (alla caccia) del Colle di San Zeno voglio ricordare quanto è stato fatto:
1) il parere delle associazioni venatorie riunite in assemblea a Pezzaze con quasi 100 cacciatori presenti è stato, con voto unanime, contrario a qualsiasi restringimento della caccia sul Colle di San Zeno;
2) il parere negativo a qualsiasi restringimento del territorio adibito alla caccia sul Colle di san Zeno è stato espresso dal Comune di Pezzaze con voto unanime sia in Giunta che in Consiglio comunale. Il parere è stato spedito al Presidente della Provincia Cavalli ed all’assessore provinciale alla Caccia, Sala;
3) anche la Comunità Montana di Valle Trompia ha votato all’unanimità un documento di contrarietà a qualsiasi restringimento della caccia sul Colle di San Zeno;
4) raccolta di firme contro la chiusura ed eventuali restrizioni della caccia sul Colle di San Zeno. Le firme raccolte sono circa 500.
Nonostante tutto questo i cacciatori devono subire una restrizione del territorio adibito all’impianto di inanellamento e anche avendo concordato di tabellare a non più di 70 metri dalle reti si sono visti le tabelle che vietano la caccia vagante fino a 250-300 metri, alla faccia del buon senso.
E questo il signor Sala lo sa. Al cacciatore è vietato persino di lamentarsi. Questa operazione è costata alla Provincia 10 mila Euro annue. A mio parere questi soldi si potevano usare per finanziare i roccoli e i centri di distribuzione presicci e non scaricare queste spese sui comprensori che di spese ne hanno già tante.
C’è poi un’ultima “sparata” a riguardo dei fatti accaduti in Pontogna dove si accusano i cacciatori di non tenere le distanze a norma di legge. Chi non osserva le leggi è giusto che sia perseguito. Però tutti dovrebbero essere perseguiti anche quelli che non tengono le distanze dai capanni come è successo domenica 17 ottobre al Colle di San Zeno dove gli anticaccia con la scusa di manifestare contro la non chiusura totale della caccia si sono permessi di venire a disturbare chi svolgeva la sua attività di caccia a norma di legge. Però qui l’assessore Sala ha fatto orecchie da mercante.
Leggo alcune frasi sulla lettera scritta da Sala dove mi accusa di sproloquio, di stralunate fanfaluche, di stupidaggini e di epigono. Invece non è stato capace di rispondere a nessuna delle mie lamentele. Ciò vuol dire che l’epigono Bregoli Giuseppe ha colto nel segno… Tante parole scritte sulla sua lettera le rimando al mittente.
Una parola anche ai politici di centro-destra in particolare a Forza Italia: se hanno intenzione di perdere tanti voti si tengano vicini certi personaggi che fanno solo del male ai cacciatori e alla politica.
Grazie
Giuseppe Bregoli
Pezzaze V.T. 30 ottobre 2008 |