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Istantanee del Centro storico gardonese |
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A giorni scade il termine fissato per la presentazione d’osservazioni da parte in merito da parte di cittadini ed Associazioni, come ad esempio ha prontamente fatto il Comitato Acqualunga-Centro Storico gardonese che si è riunito lunedì scorso in pubblica assemblea proprio per predisporre proposte.
“La Variante ha proprio l’obiettivo di accelerare ulteriormente il recupero del Centro Storico del nostro comune – ricorda il vice sindaco e assessore all’urbanistica Paolo Pagani – anche se val la pena di ricordare che sono stati ben 45 gli interventi di ristrutturazione contati nel Centro Storico negli ultimi anni. C’é però, infatti, ancora una notevole presenza d’immobili in completo stato d’abbandono e quindi è per questo che abbiamo ritenuto opportuno inserire nella Variante normative ed incentivi per il loro recupero”.
Il riferimento alla problematica va riportato almeno al 2003 allorché una particolareggiata indagine sul Centro Storico predisposta dall’Amministrazione comunale ha portato alla classificazione in due categorie degli alloggi in stato di degrado.
Sette sono i fabbricati definiti di Categoria “1” nella quale sono stati censite costruzioni in evidente stato di degrado e d’abbandono: in questi casi i proprietari – entro due anni dall’approvazione definitiva della Variante, prevista per il prossimo mese di maggio – dovranno presentare un programma di recupero. Se così non avverrà il Comune si riserva la facoltà di acquisire l’immobile.
Una quindicina sono invece i fabbricati classificati in Categoria “2” per i quali l’Amministrazione comunale caldeggia e raccomanda i proprietari ad intervenire entro sette anni.
In ogni caso la “Variante” stabilisce ad esempio, fra l’altro, che i proprietari che intervengono sugli immobili di loro proprietà avranno la possibilità di avere dal Comune incentivi concreti quali lo scorporo degli oneri d’urbanizzazione e/o contributi economici ad hoc.
“Ricordo ad esempio – aggiunge l’Assessore Paolo Pagani – che nel bilancio comunale abbiamo inserito una cifra di 30 mila Euro di sostegno ai privati per il recupero delle facciate dei fabbricati nel Centro Storico, contributi che si possono tranquillamente aggiungere a quelli regionali o statali”.
E il Comune?
“Il Comune ha dato l’esempio – conclude Pagani – recuperando l’edificio ex Grazioli in Via Zanardelli mediante un accordo con la Società Immobiliare Cooperativa Bresciana. Provvederemo ad assegnare gli alloggi recuperati a singoli o famiglie in stato di bisogno o di difficoltà così come ci verrà segnalato dall’Ufficio della Sicurezza Sociale. Il primo piano dello stabile sarà a disposizione pubblica per 200 giorni all’anno ed il ricavato della vendita d’appartamenti verrà investito per arredo urbano in particolare nel Centro Storico”.
Piero Gasparini |