Il Brescia è tornato dalla trasferta di Cesena con le pive nel sacco. Due gol subiti ed uno realizzato. Un gioco frammentario. Un attacco insesistente ed una difesa gruviera.
È davvero una strana squadra, questo Brescia pallonaro delle illusioni, che una settimana ti fa scrivere in positivo e la settimana seguente ti fa rimangiare quello che hai legittimamente pensato. E non sono io un fantomatico osservatore calcistico, perché tutti i giornali sono peggio di quel che io scrivo e penso. E allora? A che gioco giochiamo? Giochiamo alla ricerca di un attaccante mentre poi calcoliamo, quasi per caso, avendone messi in vendita due, d’attaccanti, che la difesa prende una media di due gol a partita. Signori miei, datemi ragione. Abbiamo insaccato esageratamente troppo contro squadre come il Frosinone, il Crotone, lo Spezia ecc… Con rispetto parlando. Allora intanto giochiamo a inventare gli attaccanti? Mettiamo Mareco davanti come ha fatto Somma sabato scorso? Una provocazione? Non lo so. Non lo sa quasi nessuno. Perché Somma difende sempre (e magari fa bene) tutta la squadra. Soprattutto quando perde. C’è sempre una ragione, ed è vero se vediamo partita per partita. Ma noi dobbiamo guardare il complesso dei risultati e siamo (alle due prossime sconfitte) al confine con la C… Certo è altrettanto vero che se invece vincessimo – tutto è possibile, anche l’impossibile - le prossime due partite saremmo in zona play off. E non guardiamo a cosa fanno le altre squadre. Ognuno guardi in casa sua. E noi guardiamo al nostro Brescia che sembra avere la saccoccia vuota. Vuota di grinta, di volontà e di capacità naturalmente. Sembriamo invece spesso una squadra di giovani inesperti che imitano i “grandi” entrando a gambe tese contro gli avversari, siamo una squadra che vede sempre i difetti degli altri, arbitri compresi e magari a ragione… Ma non si fa così. Non si deve far così a illudere i tifosi, gli sportivi, tutti coloro che disinteressatamente amano il Brescia. Oppure si dica a chiare lettere (e lo diciamo tutti una volta per sempre) che siamo una squadra da media classifica di Serie B. E si agisca tutti di conseguenza. Così una volta per sempre finiranno anche le contestazioni e le illusioni. E per paradosso, allora, tutto quello che potrà venire in più della metà classifica sarà visto come un regalo, come una bravura, come una gran gioia. Diciamocelo in coro e diamoci una regolata psicologica prima che pallonara, a cominciare dai giocatori, naturalmente.
Piero Gasparini |