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Un passo importante lungo il percorso, non semplice ed assai delicato, dell’assistenza e della riabilitazione psichiatrica è stato compiuto lunedì scorso nella sede del Presidio ospedaliero di Gardone Valtrompia, dove è stata presentata la nuova Comunità Riabilitativa a Media Assistenza (CRM) che avrà sede a Lumezzane. È passato un tempo relativamente breve da quando, nella stessa sede, l’iniziativa venne presentata nel corso dell’incontro che aveva per tema Percorso riabilitativo intensivo mirato, residenziale e territoriale, per pazienti con patologie psicotiche, dell’umore e della personalità promosso e organizzato dall’Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia per illustrare ai pubblici amministratori valtrumplini il Progetto - elaborato con i vertici aziendali dal prof. Emilio Sacchetti, direttore del Dipartimento di salute mentale e dal prof. Antonio Vita, direttore dell’Unità Operativa Psichiatria della Valle – approvato dalla Regione Lombardia. Ora è giunto il momento dall’attuazione, annunciata a pochi mesi, dalla quale si attendono importanti progressi in questo particolare tipo di assistenza, che in Valtrompia ha in carico circa 1700 pazienti (su 115 mila abitanti circa).
Comunicazione, illustrazione, spiegazioni sono state fornite dall’assessore regionale alla Sanità Alessandro Cé, da operatori sanitari e amministratori pubblici nel corso di un incontro con i “media”, presieduto dal direttore generale dell’A.O. Spedali Civili di Brescia, dott. Lucio Mastromatteo. Al tavolo, il direttore generale dell’ASL dott. Carmelo Scarcella; il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, prof. Emilio Sacchetti; il direttore dell’U.O.P. 20 di Gardone Valtrompia, prof. Antonio Vita; il vice presidente della Comunità Montana, dott. Giacomo Pagani; il sindaco di Gardone V.T. dott.. Michele Gussago; il sindaco di Lumezzane dott. Silvano Corli
La nuova struttura per l’assistenza psichiatrica in Valtrompia, è stato ribadito, si è resa possibile
grazie alla disponibilità della Regione Lombardia verso il progetto presentato dall’AO Spedali Civili nel 2005, nell’ambito dei Programmi di Azioni Innovative per la Salute Mentale, per rispondere nel modo più qualificato ai bisogni di assistenza psichiatrica nel territorio. L’assessore Cé ha rimarcato proprio la stretta operatività comune fra tutte le parti, la “connessione” tra enti e territorio, al di là e al di sopra delle stesse differenze ideologiche, nell’interesse – ha sottolineato – solo ed esclusivo dei pazienti.
La struttura che avrà sede nella zona del Villaggio Gnutti, a Lumezzane, sarà dotata di 10 posti letto e consentirà di ridisegnare il percorso riabilitativo dei pazienti psichiatrici, integrando l’offerta di servizi per la salute mentale in un territorio complesso
Come s’è detto, il progetto, presentato dalla Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia nell’ambito dei Programmi di Azioni Innovative per la Salute Mentale, è stato condiviso dai diversi soggetti coinvolti nella tutela della salute mentale nel territorio della Valtrompia, in particolare l’Organismo di Coordinamento Salute Mentale presieduto dall’Asl di Brescia, la Comunità Montana della Valtrompia ed i Comuni di Gardone e Lumezzane e le Associazioni di familiari della Valle.
La Comunità Riabilitativa a media assistenza (CRM rappresenta una tipologia innovativa di struttura residenziale, ad alta intensità riabilitativa e media intensità assistenziale. Realizzerà interventi terapeutico-riabilitativi intensivi, specifici per patologia, nelle aree dei disturbi psicotici, dell’umore e della personalità, in coerenza con il Piano di Trattamento Individuale elaborato in sede territoriale.
Il modello gestionale sarà inoltre caratterizzato da un rapporto di collaborazione fra pubblico e privato sociale: partecipa al progetto infatti il Consorzio Territoriale Valli, già attivo nell’area del Dipartimento Salute Mentale dell’A.O. Spedali Civili di Brescia e perciò profondamente radicato nel territorio al quale la struttura sarà principalmente dedicata.
Oltre al valore in sé dell’acquisizione di una nuova offerta per gli utenti del Dipartimento Salute Mentale ed in particolare per i cittadini della Valtrompia, la nuova struttura residenziale costituisce un punto chiave nel processo di riassetto della offerta psichiatrica della Valle.
La CRM è infatti il presupposto per un rimodellamento dei percorsi terapeutico-riabilitativi in quest’area, in quanto consente di differenziare e meglio utilizzare i posti letto del CRA di Rovedolo, affiancando all’uso di questa struttura per le attività tipiche di comunità riabilitativa ad alta assistenza (CRA) anche quello per interventi post-acuti, secondo le tipologie previste dal PRSM. Da ciò discende una cascata di ricadute favorevoli per gli utenti della Valtrompia ed i loro familiari. In particolare:
a) Il ricorso ai ricoveri in SPDC che si attuano presso il Presidio Ospedaliero Spedali Civili di Brescia verrà limitato alle sole fasi di acuzie in senso stretto o nelle quali è necessario l’accessso alle più avanzate tecnologie offerte da quel Presidio. La conseguente riduzione del numero e della durata delle degenze in SPDC implica non solo il decongestionamento di questa struttura, ma anche il vantaggio di minimizzare i disagi dell’utenza della Valtrompia legati agli spostamenti nella sede di Brescia;
b) sarà ampliata e diversificata, per tipologia e livello di intensità assistenziale, l’offerta residenziale della UOP n. 20, con riduzione sia dei tempi di attesa per l’inserimento nelle strutture riabilitative che della durata degli inserimenti residenziali stessi;
c) sarà possibile il rientro di alcuni pazienti inseriti in strutture residenziali fuori Regione o non contrattualizzate e, soprattutto, sarà superato il ricorso a soluzioni esterne; ciò implica la gestione diretta di tutte le fasi dell’intervento sull’utente da parte del DSM e il superamento delle problematiche inerenti alla distanza dei pazienti dai propri luoghi abituali di vita;
d) la messa in rete da un lato con la comunità protetta di Gardone VT (gestita dalla Cooperativa il Sogno) e con soluzioni abitative protette (la cosiddetta residenzialità leggera), in parte acquisite ed in parte da acquisire secondo una logica di progressiva “copertura” del territorio della Valtrompia, dall’altro con le attività già in essere di Centro Diurno (a Rovedolo e recentemente anche a Concesio) completa il disegno (ri)organizzativo dei percorsi riabilitativi residenziali e semiresidenziali degli utenti della Valle.
Sarà in tal modo possibile allargare e individualizzare i percorsi di riabilitazione dei pazienti, meglio adattandoli ai loro livelli di autonomia, e approfondire le più efficaci modalità di utilizzo delle diverse strutture disponibili, particolarmente della nuova CRM, tipologia del tutto innovativa di struttura residenziale.
È pertanto con grande soddisfazione e particolare attesa positiva che l’avvio della nuova struttura, previsto in un periodo di pochi mesi (dai 4 ai 6 in ragione dei modesti lavori di adeguamento della struttura, e dei contestuali percorsi d’accreditamento ed acquisizione del personale), viene presentata oggi come una nuova realtà che mette il territorio della Valtrompia, la UOP 20 ed il Dipartimento di Salute Mentale di cui questa fa parte, tra quelli con l’offerta di servizi di assistenza psichiatrica più articolata e qualificata della nostra Regione.
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