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Stiamo parlando dell’esito di una iniziativa voluta dall’Assessorato alla Cultura, il quale prendendo spunto dalle domande dei ragazzi della scuola primaria proprio in merito a significati e storia del simbolo civico, ha commissionato al giornalista Giacomo Danesi (socio dell’Istituto araldico genealogico italiano) la realizzazione di un piccolo volume. Che adesso porterà un pezzo della storia del paese in tutte le case. «Questo volume rappresenta un altro importante tassello sulla strada della promozione della conoscenza del nostro paese, della nostra storia, del nostro patrimonio storico-artistico e delle nostre tradizioni: un obiettivo importante di questa amministrazione comunale. Lo stemma – ricorda l’Assessore Nicola Pedrali - racconta con una semplice rappresentazione grafica gli avvenimenti della nostra terra e della nostra storia». Numerose le notizie inedite emerse attraverso la ricerca. Per esempio la segnalazione di una campana del 1672 montata nel campanile della chiesa di San Cesario (che un tempo veniva utilizzato come torre civica) sulla quale è incisa una Nave fra le lettere C e N, «Communitas navarum», forse il primo simbolo del Comune. Oltre alla spiegazione del significato dei simboli e dello stemma complessivo, nel volume non mancano le curiosità. Non necessariamente lontane nel tempo. Per esempio si cita la richiesta, avanzata nel 1965 dall’allora amministrazione comunale alla Consulta araldica del ministero dell’Interno, per cambiare lo stemma perché ritenuto «goffo». Il libro, che sarà recapitato a tutte le famiglie, è stato arricchito dall’autore con un piccolo dizionario araldico che permetterà di capire a quanti lo leggono il significato di segni e termini. |