Alla fine potevamo vincere, ma potevamo anche perdere. A dirlo, a conti fatti ed in buona razionalità, sono le due squadre d’alto vertice che si sono affrontate a denti stretti e tutto sommato correttamente al Rigamonti di Brescia sabato scorso.
Il Brescia può certo recriminare (di non aver fatto gol) per la traversa piena di Caracciolo e per il palo di Nessi. Dovrebbe però equamente anche recriminare per lo spreco di almeno tre/quattro nitide palle gol e per la sagra dei passaggi sbagliati… “Ma chi è causa del suo mal pianto non colga”: senza esagerare, in ogni modo perché un pareggio con la prima in classifica io l’avrei sottoscritto, si fa per dire non per fare. E guardiamo invece i tantissimi lati positivi di una bella partita, di un bel gioco che da tempo non vedevo in continuità svolgersi sui novanta minuti. Come non dire, infatti, che se le palle gol si sono sprecate ciò significa però che un momento prima sono state effettivamente create. Ed allora bene il Brescia che ben fa sperare per il proseguo del Campionato con però, dalla tribuna, lo sguardo sempre attento di uno sconsolato Possanzini.
Piero Gasparini |