Ora i prezzi dei farmaci possono essere differenziati certo per andare incontro alle esigenze della popolazione ma… È su questo ma che i farmacisti hanno da obiettare. Sulla disparità che il Decreto Bersani pone di fatto fra le farmacie “grandi” e quelle “piccole”, a discapito dei cittadini.
“Ora siamo in un clima di concorrenza, di libero mercato, ma siamo vincolati dal prezzo stabilito dalle industrie farmaceutiche – ricorda il Dr. Marino Appodia titolare della Farmacia Centrale (privata) di Sarezzo, consigliere provinciale di Federfarma e tesoriere provinciale -. Le Farmacie più grosse possono comprare quantitativi più grossi di farmaci e quindi possono poi praticare sconti superiori a quanto possano fare le Farmacie più piccole. E allora si pone di conseguenza una disuguaglianza fra cittadini che diventano di Serie A e di Serie B. Chi abita in realtà geografiche più grandi può avere farmacie che praticano prezzi più agevolati mentre chi abita in realtà geografiche più piccole ha a disposizione Farmacie che non possono fare miracoli sui prezzi bassi”.

Farmacisti sul piede di guerra dunque nell’interesse dei cittadini. Ed è vero. Me lo hanno dimostrato nell’incontro stampa a Sarezzo alla presenza del Presidente bresciano di Federfarma Renato Grandene e dei rappresentanti dei farmacisti di Valle Trompia, dott. Lazzari di Concesio, dott. Fossati di Lumezzane S.S., dott.ssa Bulgaro di Ponte Zanano e dott. Appodia di Sarezzo.
Quale è intanto la realtà della Valle Trompia, per quanto riguarda le Farmacie? I dati dicono di 28 Farmacie sul territorio, 22 delle quali sono private e 6 sono comunali ( Inzino, Gardone V.T., Sarezzo, Villa Carcina, Concesio e Nave). Sono Farmacie medio-piccole che hanno cercato di fare “SISTEMA” fra di loro creando, con un proprio logo e proprie iniziative, il “SISTEMA FARMACIE PRIVATE della VALTROMPIA” con lo scopo di andare incontro alle esigenze ovviamente degli associati, i farmacisti, ma essenzialmente alle esigenze dei cittadini. Tutte le farmacie private hanno nella sostanza aderito al SISTEMA, ma per ragioni organizzative e temporali sono state 17 quelle che hanno dato vita alla prima importante iniziativa.
Ecco intanto doverosamente pubblicizzate le Farmacie aderenti: Farmacia dott. Tomasi (BOVEGNO), Farmacia dott.ri Grandi e Marchesi (LAVONE), Farmacia dott.ssa Rampini (LODRINO), Farmacia dott.ssa Ghidini (MARCHENO), Farmacia dott.ssa Gaburri ( GARDONE V.T.), Farmacia dott. Donati (POLAVENO), Farmacia dott. Griggio (BRIONE), Farmacia dott.ssa Fulgaro (PONTE ZANANO), Farmacia Centrale dott. Appodia (SAREZZO), Farmacia Eredi dott. Morini (VILLA CARCINA), Farmacia dott. Arrivabene (LUMEZZANE S.A.), Farmacia dott. De Natale (LUMEZZANE S.S.), Farmacia dott. Fossati (LUMEZZANE S.S.), Farmacia dott. Moranti (LUMEZZANE V. GNUTTI), Farmacia dott. Scaglioni ( LUMEZZANE PIEVE), Farmacia S. Vigilio Dott. Bontempi (SAN VIGILIO), Farmacia dott. Lazzari (CONCESIO).
E l’iniziativa presentata è quella di una promozione valida dal 1 marzo scorso fino al 30 aprile mediante la quale farmaci per 5 patologie possono essere acquistati con uno sconto fino al 30% (fino ad esaurimento scorte): si tratta del Collirio imidazyl, del GOLAFAIR, del Voltaren Emulgel, del RAFFREDDOREMED e del Bronchenolo sciroppo.
“Abbiamo deciso di incontrarci ora una volta al mese per dialogare fra noi e con le industrie farmaceutiche per poter offrire servizi qualificati alla popolazione andando incontro alle esigenze specifiche – ha ricordato ancora il dott. Marino Appodia -. Nei mesi di maggio e di giugno ad esempio le Farmacie aderenti al nostro SISTEMA proporranno la *settimana del colesterolo* o la *settimana della glicemia* come già del resto abbiamo proposto e realizzato il controllo del tumore al colon ovviamente in stretta collaborazione con l’ASL valligiana, uno screening che ora viene fatto in tutta la provincia bresciana”.
Le conclusione dell’incontro stampa dei farmacisti valtrumplini sono state sintetizzate dal Dott. Renato Grandene (già vicepresidente nazionale e presidente regionale della Federfarma) il quale ha ricordato, fra l’altro, come la Federfarma abbia dovuto reagire all’attacco della grande distribuzione nella sottolineatura che “… non vogliamo che il farmaco diventi un bene di consumo, bensì un servizio e ci impegniamo al fine che la Farmacia diventi un centro sanitario per la tutela della salute del cittadino”.

Piero Gasparini