Benvenuti al nostro terzo incontro. La Settimana scorsa abbiamo parlato delle opportunità che il mercato ci offre in questo periodo. Oggi invece vorrei parlare di uno strumento che in quest’ultimo anno ha creato difficoltà a diverse famiglie italiane.
Parliamo di mutui: che cosa è un mutuo?
Andiamo ad analizzare il codice civile, viene definito mutuo, “il contratto col quale una parte consegna al altra una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili e l’altro si obbliga a restituire altre tante cose, della stessa specie, corrispondendogli degli interessi. Quando si sente parlare di mutui ci troviamo di fronte due incognite: Tasso fisso o tasso variabile?
Con i mutui a tasso fisso, il tasso d’interessi rimane invariato per tutta la durata del mutuo. Anche se, come in questi periodi, insorgono cambiamenti nei mercati monetari e finanziari. Ma come viene calcolato l’ammontare del tasso fisso? Da due parametri, l’Eurirs o IRS (Euro Interest Rate Swap) e lo Spread. L’Eurirs è il tasso che viene comunicato dalla Federazione Bancaria Europea e corrisponde alla media delle quotazioni alla quale gli istituti europei praticano l’Interest Rate Swap.
Secondo elemento è lo Spread, imposta dalla banca che equivale al guadagno che la stessa trarrà dal prestito. La rata sarà costante a vantaggio del mutuatario, il quale avrà cosi benefici sul piano della gestione della propria disponibilità economica.
Con il tasso variabile invece, il tasso d’interessi varia a secondo delle condizioni di alcuni indici economici di riferimento. I due parametri che compongono in t6asso sono: l’Euribor (Euro Interbank Offered Rate) che corrisponde al tasso medio con il quale avvengono le transazioni finanziarie in euro tra le più importanti banche europee, è lo spread che indica il margine di guadagno della banca per l’erogazione del servizio. L’Euribor è identico per tutte le banche, mentre lo Spread cambia à secondo dell’istituto finanziario considerato. Oggi L’Euribor (che può essere mensile, trimestrale, semestrale e annuale) è del1,99% (trimestrale), mentre lo Spread varia dall’1% al 3% circa.
Il mutuo immobiliare ha una durata di 5 ai 30 anni. Una recente raccomandazione dalla Banca d’Italia invita gli istituti di credito di dichiarare l’Indice Sintetico di Costo, ISC, che rappresenta il tasso effettivo globale che riguarda tutti costi connessi con la stipulazione di un mutuo, a tutt’oggi non è ancora un indice obbligatorio. Un elemento importante per il singolo risparmiatore è la Surroga, l’operazione con la quale si sposta il mutuo da una banca a un'altra, che offre condizioni più vantaggiose. Da ricordarsi che la surroga è a costo zero. Permettendo al risparmiatore l’opportunità di risparmio auspicabile in un momento di crisi economica e di strette sui bilanci familiari.
Altro elemento in un mutuo sono gli interessi di mora, dove chi paga in ritardo, deve pagare un sovraprezzo per ogni giorno successivo al giorno di scadenza, in questo caso anche il tempo ha un prezzo.
Spero di esservi stato utile suggerendovi di contattare anche in questo caso un professionista!
Dott. Massimo Guglielminetti
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