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Il presidente dell’Ateneo, Francesco Lechi, affiancato dal presidente della Fondazione Civiltà Bresciana, mons. Antonio Fappani, col sindaco Adriano Paroli, il vice Fabio Rolfi, la presidente del consiglio comunale Simona Bordonali, l’assessore al commercio Maurizio Margaroli e del questore Vicenzo Montemagno, ha consegnato i riconoscimenti a Franca Grisoni, Giuseppe Rivadossi e Leonardo Urbinati, tre artisti esempio della cultura bresciana, dall’elevata qualità delle loro opere artistiche, esempio della notevole cultura di cui è permeata la nostra provincia.
Franca Grisoni, è poetessa dialettale, nata a Sirmione nel ’45, già premiata con il Bagutta nel ’86, ad Empoli ed a Viareggio. Numerosissime le sue produzioni poetiche: la prima raccolta "La böba" (1986) "L’oter" (1988), "Ura", "De chì" e "La giardiniera", percorso nel dolore per la perdita della persona amata.
Giuseppe Rivadossi, classe 1935, scultore di figure e designer di mobili per l’atelier di Monteclana di Nave: nelle sue opere è presente il fascino del lavoro artigianale. Egli lavora con la pialla a mano, proprio per seguire ed assecondare la fibra del legno e disdegna la uniformità della levigatrice meccanica. E’ artista che ha fatto della manualità la sua forza, grazie ad opere in legno che pur trovando ispirazione nell’architettura medioevale e rinascimentale non disdegna contaminazioni moderniste.
Leonardi Urbinati, nato a Brescia nel 1926, di conquistate è autore di studi ed indagini sulle epigrafi latino-bresciane. Allievo di Alberto Alberini, all’Arnaldo, Urbinati viene avviato giovanissimo alla passione per le epigrafi e, dopo la laurea, i suoi studi daranno vita ad una serie di pubblicazioni volte ed indagare il passato attraverso le sue traduzioni.
Franco Piovani |