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Il Presidente Cavalli e l’Assessore Parolini da oggi in poi indosseranno il casco |
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L'Assessorato ai Lavori Pubblici è impegnato da anni nell'attività di sensibilizzazione per la riduzione dell'incidentalità perché solo attraverso una continua e non episodica attività è possibile ottenere risultati positivi.
La “campagna” è stata ufficialmente presentata alla stampa nella sala riunioni dell’Assessorato ai LL.PP. della Provincia di Brescia alla presenza del Presidente della Provincia di Brescia, Alberto Cavalli e dell’Assessore ai lavori pubblici Mauro Parolini.
L'obiettivo fissato dal Libro Bianco della Comunità Europea è la riduzione del 50 per cento del numero di morti sulle strade rispetto al 2000. I dati degli ultimi anni relativi agli incidenti stradali mortali verifìcatisi nella nostra provincia sono incoraggianti. Si è passati dai 233 deceduti nel 1999, ai 119 nel 2008.
Se da un lato la riduzione della mortalità è incoraggiante, dall'altro si rileva la difficoltà dì raggiungere risultati per ognuna delle categorie di utenti coinvolte.
Negli ultimi quattro anni mentre c'è una netta diminuzione del numero di morti tra gli automobilisti, da 76 nel 2005 a 46 nel 2008, che conferma la diminuzione in termini assoluti del numero dei morti in incidenti stradali, si avverte un aumento di quelli tra i ciclisti: 13 nel 2005, 16 nel 2008.
L'Assessorato ai Lavori Pubblici negli anni scorsi ha proposto campagne di sensibilizzazione dedicate agli utenti della strada in generale, rendendole progressivamente più specifiche cercando di rivolgersi direttamente ai motociclisti, ai camionisti ed ora, sulla scorta della riflessione sopraesposta, ai ciclisti, talvolta vittime delle scorrettezze di chi guida veicoli a motore, ma spesso erroneamente convinti di essere esonerati dal rispetto del Codice della Strada.
L'assessorato, in collaborazione con l'Associazione Nazionale Familiari e Vittime della Strada, ha chiesto alla Polizia Stradale, alla Polizia Provinciale, alla Polizia Locale di Brescia e all'Associazione Polizia Locale della provincia di Brescia una particolare attenzione ai ciclisti indisciplinati - durante la prima settimana del corrente mese di marzo – affinché spieghino loro, attraverso un decalogo, le regole da rispettare per "salvarsi la vita", aldilà dell'infrazione che commettono. Passare col rosso, andare contromano, circolare senza segnalazioni luminose sono comportamenti abituali per molti ciclisti, ma sono vietati dal Codice della Strada e, soprattutto, sono molto pericolosi.
Per quanto riguarda invece l'uso del casco in bicicletta la Provincia di Brescia propone una nuova campagna con lo slogan «se caschi, vivi» ideata, come quelle degli scorsi anni, da Enrico Bonomini. In Italia, infatti, l'uso del caso non è ancora obbligatorio, come in altri Paese europei. È necessario quindi insistere perché si cambi mentalità e il casco diventi un’abitudine diffusa.
Le immagini della nuova campagna propongono grandi visi capovolti: quello di un giovane uomo, una donna, una bambina: ad evocare tutte le età. Volti normali, fondi colorati.
"Se caschi, vivi", dice il titolo della campagna, con un gioco di parole che con immediatezza e semplicità fa sintesi linguistica del messaggio.
I volti degli anonimi testimonial ci guardano a testa in giù, una leggera ironia nello sguardo.
Per attirare la nostra attenzione verso un comportamento tanto utile quanto auspicabile.
E per dimostrare che cadere in bici non avrà conseguenze poi così gravi, se indossiamo il casco.
Insomma, muoversi in bicicletta è una piacevole attività quotidiana. E diventa più sicura se adottiamo il casco.
L'iniziativa si articola mediante pubblicità dinamica su 45 autobus urbani ed extraurbani con maxi side posteriori laterali di 250 x 240 cm. per il periodo compreso tra il 9 marzo e il 9 maggio 2009. Ed ancora mediante 3 maxi affissioni luminose a Brescia in via Mantova (m. b. 8,00 x h 4,00) via San Rocchino (m. b. 10,00 x h 5,00), via Dalmazia (m. b. 6,00 x h. 6,00), per un mese. Ed infine mediante l’acquisto di spazi su quotidiani e periodici.
La pianificazione della campagna è stata effettuata per raggiungere, nel modo più capillare possibile, il maggior numero di destinatari.
L'acquisto di spazi è stato effettuato su diverse tipologie di giornali, anche rivolte a minori realtà locali, e le uscite programmate, per ogni testata, in giornate diverse della settimana, in modo da raggiungere sia i lettori che acquistano il giornale durante i giorni lavorativi che il sabato e la domenica.
Per la pubblicità dinamica sono stati prenotati autobus urbani ed extraurbani che transitano lungo tutta la provincia di Brescia, raggiungendo tutti i punti del nostro territorio.
Le precedenti campagne sociali della Provincia di Brescia hanno ottenuto diversi riconoscimenti, italiani e internazionali. Tra i più significativi, il 1° premio nella categoria sociale al Grand Prix Pubblicità Italia per due anni di seguito, il 1° premio
nella categoria sociale a Pubblicità e Successo, la short list al Mezzominuto d'oro, un argento al Radiofestival, e short list al New York Festival, al London Festival, e a Epica.
L'iniziativa ha beneficiato di un contributo della Società Autostrade Centro Padane spa, nell'ambito dei fondi destinati alle province socie per interventi sul territorio di competenza |