Flavio Tagliasacchi albergatore sul Lago di Como    Roberto Chimini, titolare Hotel Bogliaco di Gargnano    Un gruppo di studentesse che lo scorso anno hanno svolto lo stage all’Hotel Cadenabbia

Vengono in alberghi e ristoranti lombardi di prestigio – e molti sul lago di Garda - per imparare l’arte del servire bene il turista attraverso uno stage propiziato dal Centro di formazione professionale Zanardelli di Brescia. L’iniziativa è in atto da alcuni anni con piena soddisfazione degli istituti scolastici, degli operatori della ristorazione e del settore alberghiero, nonché degli stessi studenti stranieri che in Italia possono migliorare la loro preparazione, imparare la lingua ed arricchire così il loro curriculum professionale.
Arrivano soprattutto dalla Slovacchia, da Lituania, Lettonia, Polonia, Repubblica Ceca. Questi ragazzi e ragazze frequentano nei loro Paesi scuole alberghiere che – in accordo con scuole italiane – ritengono importante per la loro formazione un tirocinio di almeno tre mesi in Italia.

A far da tramite tra le due scuole è una agenzia di Bergamo, la Europe Service Agency (www.esagency.eu – info@esagency.eu, tel. 035.242990, fax 035.249206), di cui è amministratore Severo Ravasio, che afferma: «Ragazzi e ragazze (si tratta di allievi cuochi e camerieri, nonché di receptionist) vengono in Italia per un periodo che varia dai tre ai sei mesi. Hanno diritto a vitto e alloggio e a una borsa di studio. Oltre a seguire nel loro Paese, come da sempre, un corso di 40 ore di lingua italiana, perfezionano la conoscenza della nostra lingua con un corso tenuto in Italia. La scuola italiana corrispondente li prende in carico firmando una convenzione con la scuola estera e gli stage di questi studenti sono, a tutti gli effetti, analoghi a quelli svolti degli stagisti italiani. Gli alberghi e i ristoranti hanno la possibilità di far conoscere e amare a questi futuri professionisti dell’ospitalità tutto quello che è italiano. L’esperienza di questi anni si è rivelata positiva, visto l’aumento delle richieste che abbiamo dai ristoratori e albergatori di diverse regioni».

Spiega Ivar Foglieni, noto ristoratore in Bergamo, già presidente dell’Unione Cuochi Regione Lombardia ed oggi consulente della Esa: «Le convenzioni vengono fatte tra scuola e scuola. Noi come Esa facciamo solo da tramite, mettiamo in contatto Istituti che siano favorevoli all’iniziativa e le adesioni ci confermano che c’è questa esigenza. Anche dai pubblici esercizi di Brescia e del lago di Garda ci arrivano diverse richieste in tal senso».