Carissimi lettori del giornale VALTROMPIASET
Carissimo Presidente Vigilio e diletti tutti “Amici di Don Remo”

Auguri: Buona Pasqua a tutti ed ad ognuno in particolare. Cristo risorto, annunciato dal sempre compianto Don Remo, dia ad ognuno di noi la visione e la fede che la salvezza viene sempre e solo dal segno della croce e dalla risurrezione che ne segue sempre per tutti coloro che accettano di essere con Cristo sulla croce.
Estendo il mio saluto ed augurio a tutti i fratelli e sorelle ad Hardeman. La comunione dei cristiani è sempre una comunità e realtà aperta. Don Remo appartiene a noi e a loro. Auguri quindi. Facciamo insieme una santa cordata.

Questo mio saluto non vi giunge dal Sud Africa ma dal Sud Italia o come tanti dicono dal Nord dell’Africa, dalla Puglia e più precisamente dal Salento. Il posto dove mi trovo e dove per il momento l’obbedienza mi ha portato è Galatina, cittadina di 25 mila persone situata a circa 30 Km da Lecce. Vi sono approdato in macchina superando gli ostacoli della neve e del ghiaccio della metà del Febbraio scorso.
Intanto vi spero in forma e un po’ più “caldi” visto come l’inverno sia lungo e rigido.
Voglio dire che tanti miei e vostri amici siano stupiti e meravigliati del mio rientro… prima della scadenza dei tre anni, come sempre avvenne. Tantissimi sono sospettosi che il mio rientro quasi inaspettato sia motivato per motivi di salute o per altri motivi. Mi fa piacere di comunicarvi che io in salute sto benissimo, sono allegro, giovanile… e quelli che mi hanno incontrato lo possono testimoniare. Ecco che cosa successe.

La direzione generale dell’Istituto sin dallo scorso Agosto mi fece questa considerazione e quindi proposta: “Padre Tarcisio, sono trent’anni che sei in terra di missione, in Sud Africa. Siamo consapevoli dei progetti realizzati e delle forze e delle energie spese nel lavoro pastorale, sociale e missionario. Nel passato tante volte eravamo forzati a richiamare in Italia i missionari che in missione non potevano più svolgere una attività per malattia diventando un peso per la comunità e per la missione stessa. Ora considerando che la vita e la salute del missionario è il valore che dobbiamo apprezzare e in modo particolare riguardare, vorremmo cambiare un po’ la prassi. Vogliamo aiutare il missionario che ancora ha salute e dargli la possibilità di un rifarsi in spirito e corpo, cambiando il posto del lavoro. Siamo consapevoli che è una sofferenza e che normalmente il missionario fa fatica ad accettare”.

A questo dialogo, proposta e argomento accettai nell’obbedienza anche se sofferta, di accettare e di fare ritorno in Italia avendo sempre assicurate le porte aperte per un futuro rientro in Africa.
Ora con un dialogo sereno con i superiori della Regione Italia, accettai di approdare almeno per ora nella bella e meravigliosa terra del Salento, terra piena di luce, di olivi e..di tanta gente buona. Qui ho trovato tre confratelli impegnati a servire in una delle parrocchie più difficili e numerose della cittadina. La parrocchia è dedicata al Cuore Immacolato di Maria e comprende oltre 1300 famiglie con oltre 5500 fedeli. In questo periodo offro il mio aiuto in ogni situazione e necessità cercando di capire quale visione di chiesa trascini il servizio nella comunità e nei gruppi ecclesiali.

L’accoglienza è stata veramente calda, fraterna e gioiosa. Se venite da queste parti sarò ben felice di ospitarvi. Voi stessi potrete constatare la bellezza di questa cittadina e di questa parrocchia.
Ora che sapete dove mi trovo, assicuro per tutti la mia preghiera. Voi pregate anche per me, affinché la nostalgia della missione e la mancanza degli “angioletti cioccolatini” non mi siano di ostacolo nel mio totale servizio.

Nuovamente a voi e a tutte le vostre famiglie auguri Buona Pasqua!
Un salutone con un abbraccio con una benedizione per tutti.

Aff.mo P. Tarcisio Foccoli
Missionario della Consolata