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Dallo scorso gennaio fino a venerdì scorso 27 marzo, il comune valgobbino è stato teatro di ricche tradizioni popolari, tra musica, rappresentazioni artistiche e poesie. Il concorso è terminato con la premiazione dei brevi componimenti (lingua lumezzanese e bresciana) giunti in biblioteca e giudicati da una specifica commissione. La serata di venerdì è stata condotta dal giornalista Egidio Bonomi, esperto di dialetti e accompagnata dal cantautore valgobbino Luciano Bianchi, che ha dedicato ad ogni poesia premiata un brano musicale apposito. Erano presenti gli amministratori comunali e la presidente della biblioteca civica “Felice Saleri”, Anna Maria Scaroni, protagonisti nell’organizzazione della rassegna. Egidio Bonomi ha, fra l’altro, descritto le differenze più importanti esistenti tra i due dialetti, più forte e aspro quello valgobbino, più dolce e armonico quello bresciano. Il concorso ha visto la partecipazione di 60 poeti amatoriali, accolti dalla presidente della biblioteca e ridotti a sei premi, tre per il dialetto lumezzanese e altrettanti per quello bresciano.
Nel primo ramo si è classificata, al terzo posto, Lucia Cò, autrice di “El de dei mor” (Il giorno dei morti), preceduta, al secondo, da Mario Francesco Bugatti con “Òl uèn” (Il vento). Sul gradino più alto del podio è salita Pierangela Donati, autrice di “Nòt de òh” (Notte di agosto). Nella poesia bresciana si sono distinti Gianluigi Zanola, terzo classificato, autore di “Nòm a töl” (Andiamo a toglierlo, riferito al crocefisso, ndr), preceduto da Mary Savoldi Chiarini con “Lensöi e camisi” (Lenzuola e camicie). Il primo posto è andato a Velise Bonfante, con la poesia “El sofit” (Il soffitto). Gli scrittori premiati sono stati insigniti di un buono da 300 euro per il primo classificato, 200 euro per il secondo e 100 euro per il terzo. La serata si è chiusa con la presentazione della raccolta di poesie premiate in tutte le edizioni.
Fabio Zizzo |