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Per l’occasione il Presidente di Federacciai Pasini e di Assomet Bertoli, hanno espresso grande apprezzamento per il lavoro dell’Assessorato guidato da Mattinzoli.
Il protocollo rottami, che diventerà presto modello a livello nazionale, va ad aggiungersi ad altre iniziative e ad accordi siglati presso l’Assessorato Provinciale all’Ambiente per la semplificazione nella gestione dei rifiuti prodotti dalle imprese. Vanno ricordato, infatti, i precedenti accordi con le organizzazioni Artigiane e degli Agricoltori relativi alla gestione dei rifiuti pericolosi ed a quella con il Collegio Costruttori per le terre e rocce da scavo.
Ma tornando all’”accordo rottami”, questo prevede la classificazione dei rottami ferrosi e non ferrosi non più come materia prima seconda, ma come “rifiuto” in linea con il resto d’Europa e al tempo stesso identifica una serie di attività di controllo più restrittive che saranno messe in atto da tutti gli attori della filiera dal produttore del rifiuto, passando dal trasformatore sino al recuperatore finale.
Questa sorta di “codice etico” vedrà l’automatica esclusione dal mercato/filiera di tutte quelle aziende che non adotteranno un sistema di qualità nelle varie operazioni dalla produzione al recupero finale del rifiuto/rottame.
Infatti, ogni azienda adotterà un “registro degli eventi” nel quale verranno annotati carichi e attività non conformi, anche se parziali, escludendo quindi dalla filiera gli operatori “inadempienti”.
Le organizzazioni di categoria hanno sottoscritto, attraverso quest’accordo, un impegno più oneroso (e non solo in termini di costi) rispetto alla normativa nazionale, ciò dimostra la volontà delle imprese di voler fare di più nella salvaguardia dell’ambiente.
A margine della presentazione del protocollo l’Assessore provinciale all’Ambiente, Enrico Mattinzoli, ha tracciato le linee della prossima intesa che vede il suo Assessorato già al lavoro con le organizzazioni di categoria per l’utilizzo delle demolizioni e scorie di acciaieria nella realizzazione dei sottofondi dell’autostrada Bre Be Mi in alternativa al materiale vergine di cava.
Questo porterà notevoli risparmi nella realizzazione delle opere stradali, ma anche notevoli vantaggi ambientali tenuto conto che la nostra provincia produce ogni anno 1,5 milioni di tonnellate di scorie di acciaieria che anziché essere smaltite in discarica potranno essere utilizzate evitando nuove cave. |