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• Se non aumentano i controlli sulle strade, l’inasprimento delle pene sarà inutile. Se ci fossero più controlli non sarebbe neppure necessario inasprire le pene.
Il problema è sempre lo stesso dunque: mancano pattuglie sulle strade…Se è vero che in Italia abbiamo più agenti che in altri stati europei, allora forse è il caso di rivedere come vengono utilizzati. Possono anche essere incrementate le pene, ma se poi non c’è chi deve sanzionare, allora non serve.
• Il pacchetto – sicurezza prevede anche pene alternative per chi guida sotto l’effetto di alcool o droga, vale a dire l’obbligo a svolgere servizi di utilità sociale e a fornire assistenza alle vittime di incidenti rimaste inabili.
«Si va nella giusta direzione di rieducare le persone a un maggiore senso di responsabilità e questo è davvero apprezzabile. Come si potrebbe prevedere l'obbligo di partecipare con il 118 al recupero dei feriti o morti in un incidente. Questo senso di responsabilità deve però essere generale perchè il problema delle stragi non lo si risolve se si pone attenzione solo all'ultimo anello della catena, cioè il conducente.
• Bisogna lavorare a monte».
«Riteniamo che si debba puntare sulla corresponsabilità. Innanzitutto bisogna migliorare le scuole guida che diventino vere esperienze di guida e di conoscenza di tutti i problemi che questa può comportare, compreso il fatto di potersi trasformare in un mezzo di morte. Poi c'è la responsabilità degli enti locali, dei locali da ballo, di chi costruisce le strade, dei mezzi di comunicazione. I dati ci dicono, ad esempio, che in un week end muoiono tante persone quante nel resto della settimana: di fronte a questo dato di fatto come si può continuare a sostenere che i locali non hanno responsabilità? Ricordando che ci sono pochi o nulli i controlli di vendita di alcool a ragazzi inferiore ai 16 anni. All'esterno dei locali oltre alle pattuglie dovrebbero essere affissi cartelli che ricordano gli incidenti e le vittime causate dai loro clienti.
• E poi non si possono continuare a fare campagne per la sicurezza stradale e poi accettare pubblicità ingannevoli che ti promuovono un'auto per la sua potenza senza dirti che può anche distruggere una vita».
• E per la revisione della patente a punti?
«Per noi, il cui unico interesse è tutelare la vita, servono misure più drastiche. Insomma bisogna avere il coraggio di prevedere per alcuni tipi di infrazioni la perdita dei punti senza possibilità di recupero. Questo sarebbe un deterrente per evitare trasgressioni alla guida. Il nostro slogan è da tempo: tolleranza zero.
Concesio, marzo 2007
Roberto Merli
Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada
Sede Prov. di Brescia c/o Roberto Merli via XXV Aprile, 12 – 25062 Concesio (BS)
Telefono e fax: 030/2180862 – Cell. 338/4221449 – e-mail merliroberto@postaonline.net
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