<div style="background-color: none transparent;"><a href="http://www.agenparl.it" title="Agenparl News Widget">Agenparl News Widget</a></div>
domenica 24 novembre 2024 | 19:02
 Nr.7 del 19/03/2007
 
 Prima pagina
 Valtrompia
 Lumezzane
 Brescia Casa
 Nikolajewka 2008
 Attualità
 Spettacoli
 Viaggi e Turismo
 Sport
 Lettere al Direttore
 Inserzioni
 Edizioni precedenti
 Informazioni
 Contattaci
 Home page








DIRETTORE RESPONSABILE
Piero Gasparini
e-mail: direzione


REDAZIONE:
e-mail: redazione
Via San Carlo,5
Gardone V.T. (BS)
Tel/Fax 030 8913473


SEGRETERIA:
e-mail: segreteria


GRAFICA:
ACV – AGENZIA GIORNALISTICA E PUBBLICITARIA
e-mail: grafica




PUBBLICITÀ:
La raccolta è affidata alla ACVPG
Via San Carlo, 5
Gardone V.T. (BS)
Tel/Fax 030 8913473 –
E-mail: ACVPG





Tornano le preoccupazioni per l’agricoltura bresciana?
Un'annata, il 2006, non meglio ma nemmeno inferiore ai periodi precedenti per l'agricoltura bresciana, condizionata, nella possibile sua espansione limitata dai vincoli imposti dall'Unione Europea e non solo


   Sergio Grazioli


Nonostante tutto, però la produzione lorda vendibile sale da 951,5 milioni di euro del 2005 ai 962,5 mln dell'annata appena passata. Una crescita dell'1,16%. Ma non mancano le preoccupazioni. L'assessore all'Agricoltura della Provincia di Brescia, Sergio Grazioli, in conferenza stampa, affiancato dai dirigenti del settore guidato da Carlo Invernizzi, ha tracciato un consuntivo che mette in mostra l'inattesa crescita della produzione lorda vendibile non ha tenuto conto dell’impatto, sicuramente pesante, di emergenze come la vescicolare dei suini e nemmeno della situazione dell'agricoltura di montagna che, nonostante proclami e progetti anche in anni recenti (si pensi all'anno della montagna del quale più nessuno si ricorda) è sempre meno appetibile se non in piccole sacche di prodotti di nicchia.
È noto che i punti di forza del comparto rurale bresciano sono nelle produzioni di pianura: dalle colture cerealicole alla zootecnia: bovini, suini ed avicoli. Immutate le caratteristiche strutturali del comparto zootecnico, con 854 milioni, che da solo rappresenta 88,7% della Plv totale e migliora rispetto al 2005 dell’1,6%; la Plv vegetale vale 108 milioni di euro, con una leggerissima crescita pari allo 0,18%. La crescita è stata determinata in buona parte dalle carni rosse, con una Plv di 64,6 milioni, un incremento del 10,69%. Per contro, si delinea una crisi per il settore dei vitelli a carne bianca: il bilancio della Provincia già segna un calo del -1,56%, che nei primi mesi del 2007 si è sicuramente aggravato per l'aumento dei costi e il ribasso delle quotazioni.
Problemi ancora per il latte. Mentre l'assessore era impegnato nelle valutazioni s'è registrata l'ennesima rottura delle trattative nella definizione del prezzo. Industriali caseari e mondo non trovano l'intesa. Le quotazioni del latte sono cresciute in vari Paesi europei come la Francia e gli allevatori ritengono giunto il momento di sbloccare il prezzo dalla soglia di quei 0,32 eurocent da essi definito addirittura umiliante. Nei bilanci dell'annata 2006 i ricavi dal latte sono valutati 339 milioni di euro corrispondenti al 40% della Plv zootecnica per a quotazioni praticamente ferme.
Mais. Annata brillante per "l’oro giallo" delle campagne bresciane: il valore della granella è salito a 88,8 milioni con un incremento percentuale pari a dieci punti, praticamente a parità di ettari coltivati rispetto all’anno prima.
Per i cereali il disaccoppiamento fa volare le quotazioni di frumento duro (+29%) e orzo (+31,64%), che aumentano anche gli ettari coltivati rispettivamente del 7 e del 14%, mentre per altri vegetali si registra il crollo delle coltivazioni industriali (-74% per la barbabietola, -70% per il pomodoro); stabili invece le quotazioni all’origine di uva e olive.
Risulta in flessone del 7,56% il settore degli avicoli, causa dell’aviaria che ha spinto oltre 40 allevamenti bresciani ad aderire al piano di ristrutturazione del settore e presentare domanda di dismissione in Provincia.
In sintesi il comparto tiene nonostante alcuni inghippi come la questione dei nitrati sulla quale è intervenuto il Consiglio provinciale che ha chiesto "…la concessione di un ampio periodo di sospensione che consenta alle imprese di aggiornarsi ai parametri richiesti, e soprattutto un programma sostenibile di adeguamento con un’idonea copertura finanziaria, per sostenerle ne difficile cammino verso il recepimento della norma regionale del 16 novembre scorso”.
Sul Piano di Sviluppo Rurale (Psr) Grazioli non manca di esprimere perplessità. "Volendo essere ottimisti, i primi bandi potrebbero essere pronti per ottobre, i primi stanziamenti potrebbero essere erogati nel 2008: questo significa lasciare il settore senza risorse per l’innovazione e la crescita per quasi tre anni: di questi tempi un periodo troppo lungo".
Buone notizie, invece, per gli allevamenti suinicoli. "Stiamo per chiudere la partita della liquidazione dei danni di abbattimento: ci sono 10 milioni disponibili, nelle prossime settimane scatteranno i rimborsi. Siamo già al lavoro per una valutazione complessiva del danno da fermo azienda per trasmetterlo in Regione". Nella speranza che nel frattempo non venga a mancare ossigeno alle imprese.


Franco Piovani



VALTROMPIASET certificata al Tribunale Ordinario di Brescia n° 41/2006 del 23/11/2006  -  Sito internet realizzato da InternetSol di Comassi Luca