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Nella festa dei Santi Patroni Faustino e Giovita, l’Ateneo di Brescia e la Fondazione Civiltà Bresciana hanno assegnato il "Premio Brescianità 2007"
La consegna dei premi, che rende merito a personalità che hanno onorato la Brescianità, è avvenuta nella sede dell’Ateneo, in palazzo Bonoris a Brescia in via Tosio 8, da parte dell’avv. Angelo Rampinelli Rota e da mons. Antonio Fappani. Ecco i premiati.
Costante Belletti, ottantasettenne, già preside dell'Istituto Alberghiero di Villa Alba a Gardone Riviera, che ha poi viaggiato in tutto il mondo, per fondare e coordinare le attività di moltissimi altri istituti alberghieri sulla stesso modello di quello che per primo ha coordinato.
Francesco Braghini, cresciuto nel rione di Porta Milano, esponente di quella generazione uscita dal secondo conflitto mondiale, il quale rappresenta una delle anime veraci della tradizione bresciana. Ottenuto il diploma magistrale si poi laureato in Filosofia mantenendo stretti legami con la sua città. È autore di una variegato bagaglio di versi, sonetti, proverbi, allocuzioni e filastrocche diventati patrimonio orale della brescianità.
Franco Capelletti atleta eccellente, cintura nera di judo, maestro attento e, per sette Olimpiadi, direttore tecnico della Nazionale Italiana di judo, ora insegnante al palazzetto dello Sport di Folzano, dedicato alla memoria del giocatore del Brescia calcio Vittorio Mero. Preparatore di Ezio Gamba, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Mosca del 1980.
Franco Solina, accademico del Cai, fotografo e naturalista, è ricordato negli annali della montagna con Armando Aste e Pier Lorenzo Acquistapace con i quali, nel 1962, conquistò la temibile parete nord dell’Eiger vincendo quei novecento metri di dislivello che ancora mancavano all'alpinismo italiano. Un conquistatore delle vette, quindi, e pure poeta della montagna e delle meraviglie della natura.
Sono i nuovi iscritti nell'albo d'oro della brescianità e con il loro impegno professionale e di vita hanno dato lustro alla città. Così i promotori del premio assegnato nelle edizioni passate ad altri illustri bresciani. (f.pio.)
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