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Sono qui come Capogruppo e come nipote a porgere le condoglianze del Gruppo e della Sezione di Brescia al Caporal Maggiore del 6° Reggimento Alpini, Battaglione Bassano – 74^ Compagnia
Ferraglio Francesco, Consigliere onorario del Gruppo. E non a caso lo eri, perché in tanti anni di lavoro per il gruppo ti sei sempre distinto per la tua semplicità, disponibilità e operosità nei confronti di tutti gli alpini e dei non alpini, che hanno avuto la fortuna di conoscerti, conoscerti per il tuo fare, per il tuo dare e non per il tuo dire, sempre pronto a difendere il tuo Gruppo, gli alpini e il loro operato qui nel tuo paese o per altri altrove.
Un altro di noi che “va avanti” come è usanza dire nell’ambiente alpino, ma non uno qualunque, perché alla tua persona sono legati parecchi ricordi della vita quotidiana del nostro Gruppo e che molti di noi di conseguenza si porteranno dentro come esperienza di vita e di amicizia, di vera amicizia alpina. Tutti noi abbiamo forti ricordi legati a soci andati avanti. Al Primo per il nostro monumento ai caduti. Al Pierino Gabrieli per il suo impegno alpino e per la sua innata allegria. Ricordi legati al Michele per il Rifugio di Cascinelle.
Di te ci ricorderemo per la cura e l’attenzione con la quale tenevi puliti e in ordine la nostra sede, il nostro magazzino, la nostra cantina, i nostri bilanci. Sempre attento e preciso, per i tuoi racconti di naia e di lavoro alla Redaelli di Gardone V.T. Sono sicuro che molti di noi ti hanno apprezzato e voluto bene proprio per tutto questo e per quello che hai dato al Gruppo e lo si nota dalle frasi che spesso sento tra di noi quando siamo in sede o al nostro rifugio: “Il Franco avrebbe detto così, il Franco avrebbe fatto così, chissà cosa direbbe il Franco se vedesse cosa abbiamo fatto”. Perché il tuo benevolo “brontolare” per una cosa o per l’altra sicuramente ha insegnato a noi più giovani del Gruppo a stare insieme, a “fare” Gruppo.
Anche durante la malattia hai sempre voluto essere al corrente di come andavano le cose. Appena te la sentivi facevi una scappatina in sede. Poi la stanchezza e la malattia non ti permettevano di uscire spesso da casa e allora mi telefonavi per non sentirti lontano dal Gruppo, perché nelle nostre conversazioni il nodo principale è il futuro del Gruppo.
Ci siamo ritrovati con te e la tua famiglia il giorno del tuo compleanno, il giorno del vostro 50° anniversario di matrimonio e ti vogliamo ricordare così felice e sorridente tra i tuoi amici Alpini.
Purtroppo oggi siamo qui a salutarti, ma non è un addio è un ciao, un arrivederci, sperando che il Signore ti lasci andare per le sue montagne, a quando ci ritroveremo ancora tutti insieme a camminare zaino in spalla verso nuovi orizzonti alpini.
Lunedì sera con alcuni soci siamo venuti a casa tua e chiedendoti “come àla, Franco?” le tue parole sono state: “L’è ùra che anche me mètes zo èl caputì dè lègn, come àl didìa òl poèr Pierì Pim”. Forse sentivi dentro di te di essere arrivato al capolinea e sdrammatizzando con gli amici forse volevi nascondere questa tua convinzione.
Come Capogruppo e come nipote porterò sempre con me le tue raccomandazioni che dispensavi come alpino e come zio, quando sapevi che il Gruppo stava organizzando qualche festa o si accingeva a partire per l’Adunata volevi sapere tutto e mi chiedevi: “So che vi state preparando per partire. Tutto a posto? È tutto pronto? Bene. Ma mi raccomando, divertitevi anche per noi vecchi che per motivi di salute non possiamo seguirvi, divertitevi ma state insieme, fate GRUPPO”.
Oggi il Gruppo è qui a fare GRUPPO, ad esprimere con il “fare” e non con il “dire” i tuoi, i Nostri valori alpini. Questo era un tuo desiderio
Ciao Franco, Ciao Zio
Francesco Ferraglio, nato il 17 dicembre del 1931 è scomparso a Pezzaze all’età di 77 anni martedì 15 settembre scorso. I funerali si sono tenuti giovedì 17 nella Parrocchiale di Pezzaze.
Alla moglie Bruna, al figlio Valerio, nostro socio e collaboratore, ed a sua moglie Silvia, nostra Direttore Editoriale, vanno le condoglianze più sentite da parte di tutti i soci della ACV- Associazione Culturale Valletrompia e di tutti i collaboratori del VALTROMPIASET
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