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Oppure quello di gettare il fazzoletto stesso nella spazzatura e quello di lavare spesso le mani con acqua e sapone dopo aver frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; in alternativa usare soluzioni detergenti a base di alcol. Poi ancora: evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani non pulite. Infine rimanere a casa se malati evitando di intraprendere viaggi e di recarsi al lavoro o a scuola, in modo da limitare contatti possibilmente infettanti con altre persone, nonché ridurre il rischio di complicazioni e infezioni concomitanti (superinfezioni) da parte di altri batteri o virus.
Nei confronti dell'influenza può essere messa in atto una terapia sintomatica, con farmaci come: antipiretici (che abbassano la febbre); analgesici e antinfiammatori (che agiscono sul senso di malessere, sulla cefalea e sui dolori articolari e muscolari). Il trattamento dei sintomi, l’assunzione di liquidi (acqua, tè, brodo, succhi di frutta) e il riposo (per 24-48 ore dopo la scomparsa della febbre) sono in genere sufficienti per la completa guarigione nella maggior parte dei casi di influenza non complicata.
Tuttavia la vaccinazione antinfluenzale rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia stagionale e le sue complicanze.
Una circolare per gli istituti di ogni ordine e grado indica come comportarsi per limitare la diffusione del virus A/H1N1. Si parte proprio dalle regole di base: lavarsi bene le mani con il sapone, non scambiarsi il bicchiere, mettere la mano davanti alla bocca quando si starnutisce. Le scuole sono invitate a dare le dovute disposizioni affinché "siano sempre disponibili nei servizi igienici sapone liquido e asciugamani monouso". Ma tutto questo la circolare ministeriale aggiunge altro. Come ad esempio: "Non masticare i tappi delle biro, non bere dalla lattina e, quando hai finito, lavati le mani: con il sapone. Altrimenti, magari, ti pigli l’influenza!". A stremare i figli a suon di buone maniere non è la mamma, ma il ministero dell’Istruzione che, insieme a Sanità e Lavoro, ha messo nero su bianco un vademecum da distribuire prima alle Regioni poi alle scuole del Belpaese.
Tanti bei consigli ma negli istituti già si pensa a come quadrare i bilanci, poiché applicare alcune norme è un costo. Così nasce il consiglio ai ragazzi invitati a portarsi a scuola sapone e salvietta per cui alcuni genitori si stanno organizzando per acquisti collettivi. Altro consiglio è quello di dotarsi uno di quei disinfettanti in gel pronti all’uso direttamente da casa. Si trovano anche al supermercato, basta metterlo nello zaino, e per di più non serve nemmeno sciacquarli. In effetti, qualcuno lo fa. A spese proprie naturalmente.
Franco Piovani |