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venerdì 22 novembre 2024 | 07:08
 Nr.22 del 16/11/2009
 
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Abruzzo, l’emergenza continua
Diario di un viaggio a Paganica di cittadini gardonesi


  



  



  



  



  



  



  


In occasione di una gita organizzata dalla nostra associazione ci siamo recati a PAGANICA, in Abruzzo per la consegna di un modulo abitativo acquistato, grazie alle offerte raccolte tra Associazioni, Enti e cittadini gardonesi.
Paganica è una frazione di l’Aquila, situata a circa 7 chilometri dal capoluogo a 783 m sul livello del mare, ha una popolazione di circa 7.000 abitanti. Con le sue cinque frazioni (Bazzano, Onna, Pescomaggiore, San Gregorio,Tempera). È la X tra le dodici Circoscrizioni in cui è strutturato il Comune capoluogo dell'Abruzzo. L’economia si basa principalmente su artigianato, industria e agricoltura.
Paganica non è nuova a terremoti. Nel terremoto del 9 e 10 settembre 1349 crollò la chiesa di S. Maria di Paganica. Il paese fu quasi distrutto dal terremoto del 1703 (dal 14 gennaio al 2 febbraio).
Il 6 Aprile 2009 si è trovata a pochi km dall'epicentro di un devastante terremoto (5.8 gradi della scala Richter), che ha devastato il centro storico con lesioni e crolli parziali su tutti gli edifici e conseguente EVACUAZIONE TOTALE.
Al momento le vittime sono 6 nel territorio della frazione, che è soggetta ad una quotidiana allerta sismica con pericolo di repliche uguali o più potenti.
In seguito al terremoto del 6 aprile diverse famiglie di Paganica hanno avuto la casa inagibile; alcune si sono sistemate in tende, altre in container, roulotte o casette in legno nel frattempo realizzate da gruppi di volontari (in particolare Trentino, Umbria e Piemonte) altre in alloggi di parenti e/o conoscenti.
Due famiglie di Paganica che hanno avuto la casa letteralmente distrutta sono ospitate dai parenti nel vicino Comune di Barisciano (un piccolo Comune di 1800 abitanti anche lui colpito dal terremoto).
In quest’appartamento vivono da 6 mesi diciotto persone tra nonni, figli e nipoti.
A parte il disagio giornaliero i problemi aumentano quando arriva l’ora di andare a dormire e, pertanto nel giardino di proprietà sono state installate alcune piccole tende.
Con l’arrivo del freddo risulta praticamente impossibile resistere in una situazione simile e pertanto esisteva la necessità e l’emergenza di trovare una soluzione al problema.
Con i soldi raccolti abbiamo acquistato un modulo abitativo per l’alloggio di 4 di queste persone.
Nel nucleo familiare da noi conosciuto vi sono anche due persone anziane: il nonno di 94 anni e la nonna di 84 anni che abitavano anche loro a Paganica.
La sera del 5 aprile, una delle figlie che abitava a breve distanza dai genitori, dopo la prima scossa si è recata dagli anziani genitori per convincerli a lasciare la loro vecchia casa e a trasferirsi momentaneamente da loro.
Vista l’impossibilità di convincerli è tornata a casa sua e quando è arrivata la seconda scossa, vista la lieve entità, pensò che avrebbe risolto il problema dei genitori il giorno successivo.
Nel corso della notte è invece arrivata la famosa scossa delle 3,32 che ha letteralmente demolito l’abitazione dei due anziani che sono stati estratti dalle macerie al mattino, attorno alle ore 8,00.

In occasione del viaggio del 18 ottobre la prima tappa è stata appunto a Barisciano, dove abbiamo potuto vedere il modulo abitativo da noi donato e conoscere la famiglia dei destinatari.
Ci siamo poi trasferiti a Paganica al “Campo Nocera”, così chiamato perché realizzato da Nocera Umbra;
Abbiamo conosciuto Dino (consigliere di circoscrizione di Paganica), Elena, Concetta e Carlo.
Assieme a noi c’erano anche, in rappresentanza di Valtopina l’ex Sindaco G. Carlo Picchiarelli, Tonino Bianchini già assessore alla cultura e le rispettive mogli Angela e Patrizia.
Ricordiamo infatti che il “Progetto Paganica” viene realizzato oltre a noi, dalle comunità umbre di Valtopina e Nocera Umbra e di Caluso (Piemonte).
Dopo un breve scambio di saluti ad opera di Dino, G. Carlo e del presidente del nostro Comitato P. Luigi Martinelli, da parte dei presenti sono iniziate domande relative alla situazione e alle problematiche tuttora esistenti; da ciò è scaturita la volontà di riaprire appena tornati a Gardone V.T. una raccolta di fondi per l’acquisto di uno o più moduli abitativi per persone che ancora oggi vivono nelle tende.

Viene quindi riaperto il c/c bancario all’Agenzia BCC di Gardone V.T.
C.C. BANCARIO: 501366 “GARDONE PER L’ABRUZZO”
IBAN: IT49E083965450000000501366

Per donazioni e informazioni è possibile anche telefonare anche ai n. 3349827303 e 3395759489:
SONO BENE ACCETTE ANCHE PICCOLE OFFERTE


COMITATO “ACQUALUNGA” CENTRO STORICO
Via Zanardelli 119 – GARDONE V.T. (Brescia)


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