Al “Fatùr” di Cisano Bergamasco è tutta la famiglia Comi impegnata nell’attività: ristorante da 80 coperti, bello spazio all’aperto per aperitivi e banchetti estivi, albergo con 14 camere, elegante caffè-pasticceria nello stesso edificio. Di lavoro ce n’è e quindi c’è bisogno anche di collaboratori, ma quando si hanno i genitori a dirigere (mamma Bruna e papà Pierangelo) e due figli in cucina e pasticceria (Matteo e Patrizio), allora tutto è sotto controllo e diventa più facile. Posto su una collinetta tra il verde della Val San Martino, il “Fatùr” è ristorante della tradizione, attivo già nel 1914 (ad avviare l’attività di “cucina con locanda” fu il nonno di Pierangelo, “fattore” del signore del paese, di qui il nome del locale).
La cucina è d’impronta tradizionale, ma in evoluzione grazie alla ricerca continua e al perfezionamento dei due giovanotti in cucina. I piatti classici sono ossobuco con gremolada alla milanese e riso; cosciotto di agnello brasato con indivia e fettuccine; come omaggio al vicino lago di Lecco, ecco i filetti di pesce persico con riso; lasagnette al radicchio rosso e salsa al Taleggio. Con la polenta bergamasca van bene il fusello di bue al Valcalepio, oppure il capretto al latte al rosmarino o anche le lumache trifolate. I dolci sono tutti firmati dai fratelli Comi, che hanno seguito con passione corsi specializzati tenuti da noti pasticceri italiani, tanto da aprire, in un lato del vasto edificio, una pasticceria-caffè indipendente. La scelta è ampia e cambia ogni giorno.
La cantina. La selezione comprende vini delle varie regioni italiane. Con la cucina del territorio vengono proposti i vini Doc della Valcalepio.
Ristorante Fatùr
Via Roma 2
24034 Cisano Bergamasco (BG)
tel. 035 781287 Chiuso il venerdì.
hotelfatur@virgilio.it
Prezzo medio: menù degustazione a 40-45 euro vini esclusi.
NOCETTA DI CAPRIOLO
La ricetta del “fatùr”: nocetta di capriolo in salsa di ribes con castagne glassate e purea di mele
600 g controfiletto di capriolo, 4 dl fondo di capriolo, 100 g ribes, 50 g confettura di ribes, pepe verde, aceto balsamico, 2 foglie di alloro, 150 g castagne sbucciate, 250 g zucchero, 3 mele cotogne, 1 limone, vino bianco, cannella, chiodi di garofano, timo, 100g burro, olio d'oliva.
Salsa ai ribes: far caramellare 80 g di zucchero, aggiungere il ribes, il pepe verde, le foglie d'alloro e la confettura di ribes; bagnare con l'aceto balsamico, far ridurre di un terzo e passare al colino.
Purea di mele cotogne: sbucciare le mele, tagliarle a pezzetti, mettere in una casseruola, aggiungere vino bianco, scorzetta di limone picchiettata con 2 chiodi di garofano, pezzetto di stecca di cannella e zucchero (80g). Passare al passaverdura le mele ben cotte e asciutte. Per le castagne: far caramellare 100 g di zucchero, aggiungere le castagne precedentemente sbollentate e glassare con noce di burro.
Scottare in pentola il filetto di capriolo a fuoco vivo, aggiungere il timo e terminare la cottura in forno tenendola al sangue. Scaloppare il capriolo e disporlo su un piatto, aggiungere un cucchiaio di castagne, una quenelle di mele cotogne, un cucchiaio di salsa ai ribes. Rifinire con fondo di capriolo legato con noce di burro.
IL VINO: VALCALEPIO ROSSO RISERVA
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