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Vezza d'Oglio, 10^ edizione della “Caspolada al chiaro di luna”. Il percorso si snoda per 11 chilometri lungo l'argine del fiume; sulla neve si snoda un serpentone di 4700 amanti della montagna, “armati” di ciaspole e illuminati dalle fiaccole disposte lungo tutto il tracciato; quasi tutti approfittano dei ristori lungo il percorso e si godono appieno l'atmosfera surreale della montagna di notte; in zona arrivo la musica allieta i camminatori. I 200 competitivi si godono meno la magia della montagna: si sfidano in una corsa a perdifiato che porterà Claudio Cassi a trionfare in meno di 40'. I nostri si difendono alla grande: il giovane saretino Andrea Bottarelli sale sul terzo gradino del podio e Alfredo Corsini (Team TSL Anna Sport) – vincitore 4 anni orsono – giunge al settimo posto.
Sempre protagonista dove c'è neve, Alfredo è ottimo scialpinista: due volte sul podio della famosissima Sella Ronda con gli sci, 3 anni orsono propose agli organizzatori una “piccola” scommessa. Sui 42 km del Sella Ronda, con 2800m di dislivello positivo e altrettanti in negativo, Alfredo calzò le ciaspole e sfidò gli sciatori. Partì solo un'ora prima e ci mancò poco che non riuscisse a tagliare il traguardo prima di quelli con gli sci ai piedi. Ma già portare a termine l'impresa parve incredibile: 4 ore 45' di corsa!
Com'è andata a Vezza?
“Conoscevo bene il percorso, avevo già vinto lì, ma quest'anno la concorrenza era troppo agguerrita per pensare di vincere. Ho lottato per il podio con Bottarelli per due terzi di gara, poi ho dovuto mollare il colpo, ma sono ugualmente soddisfatto”.
Cosa apprezzi particolarmente della manifestazione “al chiaro di luna”?
“Trovo straordinaria la partecipazione del paese all'evento; non puoi parlare di comitato organizzatore, è una manifestazione di tutti: tutti danno una mano, tutti investono nella ciaspolata, tutti si infiammano nel tifo! È una vera iniziativa popolare”.
Prossime sfide?
“Il 27 febbraio in Val Palot mi aspetta un'altra ciaspolata, ci saranno 2000 persone ed io sono già salito sul podio 3 volte in passato; mi manca la vittoria. Che sia l'anno buono? Il percorso mi si addice con i suoi 600m di dislivello in salita e poi analoga discesa”
Tito Tiberti |