Per ottanta minuti abbiamo dominato. “Noi”, del Brescia pallonaro. Per dieci minuti abbiamo poi rivisto il Brescia di sempre. Cioè è come dire che il caro Brescia che non riesce mai a lasciare in pace le mie coronarie. Ovvero ancora siamo sul 2 a zero a 10 minuti dal termine della partita... è mai possibile che la squadra mi metta nella disperazione di non veder “chiudere” la partita? A partita finita però tutto è assolutamente meraviglioso. Il Brescia veleggia verso la vetta, infila l’ottobello della serie positiva, rende l’impressione e l’illusione del vertice… ma è mai possibile che una vittoria non possa essere una seria vittoria? Insomma voglio dire che il Brescia è sempre lo stesso. Ti lascia sempre con l’acqua alla gola. Ho sempre l’impressione, che non è solo un’impressione, che tutto possa essere rimesso in gioco nell’attimo che sfugge. Perché una vittoria non può mai essere una vittoria?
Detta la critica eccomi al sorriso. Siamo a soli 3 punti dal passaggio diretto in serie A. Il che vuol dire, ovviamente, tutto e niente. Però la posizione mi fa sognare e mi vedo già, al Rigamonti, la mia Juve, il Milan, l’Inter ed anche la Fiorentina con la gioia della mia Giada.
Nostalgie a parte, l’ho detto la scorsa settimana: la serie A è nostra. Diretta o indiretta. Ora è un Brescia che merita. lo dicono anche i pali della porta dell’Ascoli, ben tre, che stanno ancora vibrando dalla paura. E vai, grande Brescia… Possanzini e Caracciolo in primis.
Piero Gasparini |