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La partita non è certo di quelle da ricordare per il bel gioco, ma alla fine del Campionato (e dei 90 minuti di gioco) quel che conta sono solo ed esclusivamente i 3 punti. Segnaliamo i gol di Wass e soprattutto il ritorno al gol del Capitano, Davide Possanzini. E di punti il Brescia ne sta davvero facendo tanti: sono nove partite consecutive utili che o si vince o si pareggia ed ora il risultato porta le rondinelle davvero in alto. Ce l’aspettavamo? Sì e no, per dirla fino in fondo. Ma è bello così, cominciare a guardare le altre squadre dall’alto verso il basso. E cominciare o continuare a sognare. Il sogno proibito e svanito negli ultimi cinque anni: la Serie A, magari raggiunta in maniera diretta senza la lotteria, l’illusione e la disillusione dei play out.
Ora è magari stranamente il momento più difficile, anche se desiderato, sofferto e raggiunto. Il momento nel quale il Brescia diventa lepre, da cacciare o meglio da inseguire. Ed allora bisogna stringere i denti, stare con i piedi per terra e continuare quasi con umiltà, partita dopo partita a fare il proprio dovere, consapevoli ormai che siamo squadra unita e forte.
Il mister, Beppe Jachini, ha fatto dunque un buon lavoro. Finora è tutto bene.. ma, attenzione, ciò che comincia bene. Il campionato è lungo, le sorprese possono essere sempre tante e noi, ma solo noi che scriviamo e basta, possiamo dire che la Serie A è nostra. Forza Brescia e bravo questo Brescia. Grazie (anche) alle scelte del Presidente Corioni, nessuno lo dimentichi.
Piero Gasparini |