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Il rimedio c’è |
Entro il 2016 è da smaltire tutto l’amianto presente in Lombardia. C’è una soluzione alternativa all’interramento di questo materiale e alla creazione di nuove discariche: si chiama riciclaggio
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A quest’ipotesi è approdato il convegno organizzato in seguito al progetto di una discarica nel Bresciano che gli ambientalisti contestano affermando: "Oltre alla devastazione ambientale causata dall’impiego indiscriminato dell’amianto tra il 1945 e il 1995, Brescia ha dimostrato di pagare le conseguenze di tale impiego direttamente sulla propria pelle. Un’indagine condotta da Asl e Arpa di Mantova ha dimostrato che più ci si avvicina a Brescia e più aumentano i casi di tumore". Secondo il censimento condotto dal Piano regionale, Brescia si classifica al secondo posto tra le province lombarde con maggior quantità di amianto da stoccare. Per la Regione la soluzione è l’interramento, mentre per il minerologo e docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia Alessandro Gualtieri la soluzione è il riciclo. Dal 2004 esiste un decreto che autorizza la trasformazione cristallochimica dell’amianto attraverso un impianto ad alta temperatura col quale si possono introdurre gli imballi di amianto e trasformarli in nuovi minerali innocui e interamente riciclabili. Anche i costi sono più contenuti. Se l’interramento dell’amianto costa 120 euro al metro cubo, la trasformazione cristallochimica ne costa 100. Conviene riflettere sulla questione ambientale anche in termini economici.
Franco Piovani |
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