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(continua da pagina 1). L’evento fondamentale che muterà il comune valgobbino è stato, però, l’esame e l’adozione del Pgt, il Piano di governo del territorio, che ha sostituito il vecchio piano regolatore del 1986
Nel tardo pomeriggio di martedì 27 marzo le autorità che rappresentano l’amministrazione si sono riunite in consiglio con i membri che hanno provveduto alla progettazione del Pgt. Il nuovo strumento urbanistico cambierà lo scenario valgobbino e ha chiuso un ciclo legato ancora al vecchio modello prettamente industriale degli anni Settanta e Ottanta. All’apertura del convegno al teatro Odeon, sono state proiettate delle immagini relative ad imprenditori e aziende del passato valgobbino, affiancate dalle nuove realtà odierne; da questo punto di vista si è notato che il comune guidato da Silvano Corli si è evoluto, dando non solo spazio all’aspetto lavorativo, ma anche culturale e sportivo.
Sul palco del teatro di via Marconi si sono succeduti gli interventi del primo cittadino Corli, dell’assessore all’Urbanistica Carlo Seneci, il prof. Francesco Karrer e Gian Piero Pedretti.
Il sindaco lumezzanese ha sempre mostrato vivo ottimismo verso la nuova composizione del manto urbanistico valgobbino, riconoscendo i cambiamenti che questo ha subito, non solo in relazione all’attività professionale, ma anche ai numerosi servizi e divertimenti che il comune stesso può offrire ai cittadini. Anche l’assessore Seneci ha messo in relazione il proprio intervento, ponendo al primo posto i cambiamenti evolutivi e demografici che Lumezzane ha subito nel corso degli anni. Francesco Karrer, coordinatore del lavoro di stesura di questo piano, ha evidenziato come l’obiettivo dell’amministrazione non sia quello di ricostruire Lumezzane limitando le aziende: questo, infatti, porterebbe alla illogica conseguenza che ha reso il comune valgobbino noto, anche, oltre l’Italia. Gian Piero Pedretti, dirigente comunale, ha esplicitato il progetto in termini di numeri e di cifre che verranno investite in parte dalla stessa amministrazione, coadiuvata da provincia e Regione.
E’ questo, quindi, l’ultimo passo che conclude un lavoro cominciato alla fine del 2000 con l’assegnazione al prof. Karrer del progetto, diretto comunque dall’ingegnere Claudia Rebuffoni. I punti fondamentali che hanno portato alla stesura di questo piano cercano un equilibrio tra la centralità di Lumezzane nel sistema locale del lavoro, lo sviluppo delle comunicazioni per raccordare la realtà locale con quelle esterne, la ricerca di un’integrazione tra gli altri enti locali e la sussidiarietà con il settore privato. Il Pgt non colpirà solo l’aspetto urbanistico di Lumezzane in termini di parchi, infrastrutture o vie di comunicazione, ma anche il sistema delle imprese. L’obiettivo dell’amministrazione è tener separate le zone residenziali da quelle produttive. L’assessore all’Industria e all’Artigianato, Nicla Picchi, ha sottolineato che la priorità è concentrare l’attenzione sul completamento dell’attività di revisione dei regolamenti piani settoriali e sostenere industria e artigianato.
Il piano delle opere previste nel 2007, che rientrano nel Pgt, prevedono interventi urbanistici su cimiteri, strade e piazze, ambiente, illuminazione pubblica e abbattimento delle barriere architettoniche. Il piano di governo del territorio, inoltre, ha incontrato diverse difficoltà negli ultimi cinque anni; le elezioni amministrative hanno portato a chiudere in un cassetto il progetto nell’attesa di un suo reale utilizzo.
Fabio Zizzo
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