|
Iacchini è stato ''espulso'' |
|
Facile a dirsi. Ed anche a crederci. Il primo tempo ci ha regalato una bella emozione. Brescia ed Albinoleffe si sono presentate in campo ad armi pari, le occasioni da rete sono state interessanti, i gol pure ed in pareggio. E tutto poteva accadere, anche se il Brescia dimostrava di essere tecnicamente superiore.
Nel secondo tempo le rondinelle non rientravano in campo, ovviamente nel senso che proprio si sono squagliate. E l’Albinoleffe dà il senso di poter colpire e vincere, anche se sia Taddei che Caracciolo sprecano clamorosamente due nitidissime palle gol, due gol clamorosi Il nervosismo domina e coinvolge anche il mister Iachini che viene espulso. Gli ultimi 5 minuti di gioco vedono il Brescia muoversi un poco di più ma nulla cambia. Sprechi continui, occasioni perse. Giocatori inesistenti, quasi come fantasmini nel campo, con rispetto parlando.
È crisi? Crisi di gioco sicuramente sì. Crisi di punti anche: cinque partite e quattro punti. Crisi? Un Brescia da “vorrei ma non posso”. E la vittoria ormai latita. Un pareggio che è un brodino per il Brescia che non esce dalla crisi sostanziale, un Brescia quasi involuto, appannato. Una squadra con giocatori fuori condizione, di alcuni è meglio non parlarne.
C’è la soddisfazione comunque di vedere che la classifica non è sostanzialmente cambiata. Ma perché il Brescia quando arriva la primavera va sempre in sostanziale letargo? Perché quando è il momento di fare uno sprint, si insacca? Siamo al quinto anno di queste stranezze. La Serie A è ancora e sempre possibile, anche la Serie A presa dalla porta principale, ma insomma dov’è la squadra? La squadra che non sa reggere mai i 90 minuti.
Ritorna il Brescia “Giano bifronte”? Il Brescia cha ha da una parte (il primo tempo della partita) una faccia e dall’altro (il secondo tempo) la stessa faccia ma… diversa. Ritorna il Brescia che perde punti. Il Brescia che poi sarà costretto a rimpiangere i punti gettati al vento. Non certo il punto raffazzonato (seppure non immeritato) contro l’Albinoleffe, che di per sé potrebbe anche essere sottoscritto. Bisogna però assolutamente ricominciare a vincere, a partire dalla prossima partita casalinga contro il Mantova, venerdì al Rigamonti. Mancano dieci partite e due mesi. Vogliamo poter continuare a sognare, dopo il sogno realizzato di essere tornati in Serie A.
Piero Gasparini
|