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L’addio a Rinaldo Zoli |
La comunità di Magno sopra Inzino insieme ai numerosi amici, parenti e conoscenti ha dato l’estremo, commosso saluto al compianto Rinaldo Zoli, immaturamente scomparso a 65 anni, dopo ben 40 anni di malattia, sopportata con grande, esemplare rassegnazione cristiana
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Zoli Rinaldo (Magno sopra Inzino, 1941-2007 ) di Luigi (Colombo ) e di Maria Tanfoglio
Diplomatosi in ragioneria a Brescia, insieme al compianto Guido e fratelli Rizzini creò un officina meccanica a Magno per la produzione armiera. Negli anni ha sempre dimostrato grande generosità nei confronti della parrocchia con contributi per l’oratorio ed i restauri del patrimonio artistico (dalla bellissima Madonna col Bambino del 1526 al pulpito seicentesco della chiesa di S. Martino).
Ha finanziato totalmente il recupero della << Passione di Cristo >> e dell’ovale raffigurante le <>, affreschi di qualche pregio, attribuiti al bresciano Domenico Vantini e databili alla seconda metà del 1700, che abbelliscono la facciata meridionale della dimora già dei Tanfoglio del ramo dei <>, in via Caregno. Ha valorizzato con grande passione le memorie storiche del paese attraverso interessanti contributi pubblicati negli anni sul bollettino della parrocchia, denominato Asperges. In segno di fede e di sensibilità, nel suo testamento ha tra l’altro disposto un lascito a favore del restauro del prezioso organo della parrocchiale, muto da anni.
Una profonda rassegnazione alla volontà di Dio ha caratterizzato la sua esistenza, segnata per quarant’anni dalla malattia, sopportata pazientemente senza alcuna recriminazione.
A ragione è annoverato tra i benefattori di Magno sopra Inzino, come egli voleva che ancora si chiamasse il paese, che ebbe il proprio comune autonomo dal 1444 al 1927, poi aggregato a quello di Gardone Val Trompia.
Carlo Sabatti |
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