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La tomba di Dante Alighieri a Ravenna |
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Il programma prevede la Partenza da Lumezzane (ore 5.15 Edicola di Pieve - ore 5.30 Piazza Paolo VI - ore 5.45 Municipio), l’arrivo a Ravenna e la visita della città: Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano e Basilica di Sant’Apollinare Nuovo.
Il pranzo è in ristorante tipico. Nel pomeriggio è prevista la visita guidata alla mostra “I Preraffaelliti: il sogno del 400 italiano da Beato Angelico a Perugino, da Rossetti a Burne-Jones”. In serata rientro a Lumezzane.
La quota di partecipazione di Euro 80,00 è da versare entro il 3 Maggio 2010 e comprende il viaggio in pullman, la visita guidata alla città, un pranzo tipico (bevande incluse) e l’ingresso e la visita guidata alla mostra “I Preraffaelliti”.
Le iscrizioni si ricevono, fino ad esaurimento posti, all’Ufficio Cultura (Tel. 030 8929251 dal Lunedì al Venerdì dalle 8 alle 13 e Lunedì, Martedì, Giovedì dalle 16 alle 18.30).
I PRERAFFAELLITI
IL SOGNO DEL 400 ITALIANO DA BEATO ANGELICO A PERUGINO,
DA ROSSETTI A BURNE-JONES
Il progetto di mostra da Beato Angelico a Perugino, da Rossetti a Burne-Jones curato da Colin Harrison, Christopher Newall, Claudio Spadoni e promosso dal Comune di Ravenna, dall’Assessorato alla Cultura, dal Museo d’Arte della città e dal Ashmolean Museum di Oxford con il generoso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna intende indagare il ruolo artistico e culturale dell'Italia per quel movimento chiamato "Preraffaellismo". Si tratta per altro della prima mostra organizzata in Italia sul movimento nel suo complesso.
Nato in Inghilterra nella metà del XIX secolo, esso si impose come risposta all'accademismo ufficiale, per il recupero di un'arte spontanea e ispirata alla natura, identificata con l'arte dei pittori del passato prima di Raffaello, come indica il nome. La brillantezza dei colori, l'attenzione ai particolari naturali, l'estrema semplicità e l'intensità dell'espressione furono elementi della pittura medievale che affascinarono quel gruppo di giovani artisti inglesi capitanati da William Holman Hunt. L'Italia con la sua arte, il suo paesaggio, la sua letteratura e la sua storia, fu il punto centrale della loro ispirazione: essi cercarono di guidare la riforma della pittura inglese in direzione di soggetti emotivamente sinceri e personali, rifiutando immagini convenzionali legate ad un metodo accademico.
Tra i membri fondatori della Confraternita ci fu Dante Gabriel Rossetti: figlio di un esule italiano, trovò una delle sue principali fonti di ispirazione negli scritti di Dante, e realizzò una magnifica serie di acquerelli e dipinti ad illustrare alcuni episodi chiave della Divina Commedia. Anche Burne-Jones realizzò opere tratte da soggetti legati alla letteratura italiana. Se inizialmente l'arte dei Preraffaelliti fu ispirata all'esempio dell'arte italiana, con riferimento al periodo medievale e pre-rinascimentale, a partire dagli ultimi anni del 1850 l'attenzione si volse anche ai dipinti del sedicesimo secolo e in particolare a quelli veneziani. Dipinti come Dolce Far Niente di Hunt, sono inimmaginabili senza l'esempio del Manierismo, mentre Monna Vanna di Rossetti è disegnata sull'idioma dei dipinti veneziani a sfondo erotico. Alla fine il Preraffaellitismo mutò in quello che è comunemente chiamato Movimento Estetico: gli scritti di critici come Algernon Swinburne e Walter Pater sul Rinascimento italiano furono un riferimento per i pittori inglesi in cerca di liberare il loro lavoro da prosaici argomenti narrativi.
John Ruskin supportò criticamente il gruppo preraffaellita e fu l'ispiratore di un gruppo di artisti che in quel periodo visitò l'Italia con l'intento di studiare attentamente la natura e di documentare l'architettura e le opere d'arte a beneficio del pubblico inglese, che mai avrebbe avuto la possibilità di visitare quei luoghi. Un certo numero di pittori e disegnatori lavorarono direttamente per Ruskin, per documentare edifici e dipinti che lo studioso credeva in pericolo o per restauri incauti o per l'incuria del tempo. Tra questi c'erano G.P. Boyce, J.W. Inchbold e J. Brett, poi J.W. Bunney, F. Randall e A. Burgess, che realizzarono disegni per gli studenti di Oxford.
La mostra seguirà dunque questi due temi principali: l'interesse da parte dei Preraffaelliti per la letteratura e l'arte italiana, con l'esposizione di importanti capolavori di Beato Angelico, Perugino e altri, e la loro rappresentazione del paesaggio italiano. Il culmine dell'interesse dei Preraffaelliti in Italia si può vedere nei mosaici della Chiesa americana di Roma, San Paolo dentro le Mura, realizzati da Burne-Jones alla fine degli anni 1880. La mostra includerà cartoni e disegni preparatori per questo progetto, visti raramente in pubblico.
Saranno anche rappresentati lavori di Scuola Etrusca di pittori che seguirono e furono ispirati dal pittore e patriota italiano Giovanni Costa. Artisti che credevano nel diritto all'indipendenza dell'Italia e che espressero la loro ammirazione per il nostro paese con commoventi e panoramiche vedute paesaggistiche. |