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 Nr.11 del 24/05/2010
 
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CALLI e DURONI


Con il termine ipercheratosi s’intende definire ciò che nel linguaggio quotidiano e ricorrente viene chiamato callo.
Il callo è un ispessimento cutaneo e rappresenta, nella norma, una protezione della pelle a stimoli esterni; questo, ad esempio, si può osservare sulle mani di coloro che se ne servono attivamente per lavorare.
Nel piede, invece, viene a formarsi in aree sottoposte a maggiori stress meccanici, quali la pianta per le pressioni esercitate durante il passo, le dita e le zone laterali per il conflitto che viene a crearsi con la calzatura.
Il callo è fisiologico nella sua orma protettiva e quindi va lasciato indisturbato, diviene patologico soltanto quando raggiunge un tale volume da evocare sintomi dolorosi o quando provoca apprezzabili deformazioni nella normale stratificazione della cute.
Per callosità intendiamo quindi un’area diffusa avente spessore uniforme (durone), mentre per corno intendiamo invece una regione callosa che si è modellata in un nucleo.

Ci sono essenzialmente 2 tipi di corni:

 Corni duri: si formano sugli apici delle dita, sotto la pianta del piede (a livello delle teste metatarsali), sull’esterno dell’alluce e talvolta anche sotto o lateralmente ad un'unghia. La causa è sempre dovuta ad una pressione elevata.
 Corni molli: definiti comunemente “occhio di pernice”, interessano sempre gli spazi interdigitali. Si presentano con forma circolare e sono quasi sempre formati da pelle macerata. La causa è dovuta principalmente alla ritenzione di umidità e dalla leggera, o forte, pressione a cui sono soggette le dita in una calzatura.

Entrambe i generi di corni vanno asportati mediante curette (con lama) non invasiva e non dolorosa.
A seconda delle zone deve poi essere accertato il perché queste ipercheratosi vengono a formarsi e trovare il rimedio alla causa, che può essere posturale o legata a deformità osteo-articolari. La soluzione può essere ad esempio un plantare o delle ortesi di protezione in silicone, facendo quindi in modo che il callo non si ripresenti o che perlomeno si riduca il dolore legato ad esso e si allunghino i tempi di riformazione.
La cosa più importante è non sottovalutare il problema, soprattutto se diabetici o affetti da deficit circolatori, in quanto un semplice callo potrebbe evolvere in infezioni o addirittura ulcerarsi.

Dr. Davide Palini
Dottore in Podologia


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